Nella nostra rubrica settimanale “Un’Italia da Export” abbiamo il piacere di ospitare i contributi delle eccellenze targate Made in Italy che con competenza e coraggio si affacciano sui mercati internazionali. Tra le startup del Belpaese “in fase di decollo” c’è Beepry, un comparatore di ricerca voli che tramite pochi click ti da la sicurezza di trovare l’offerta più vantaggiosa e la migliore soluzione logistica di viaggio. Ne abbiamo parlato con Salvatore Ambrosino, uno dei founder di Beepry, che ci ha tenuto a sottolineare che “una delle caratteristiche principali che deve avere uno startupper è la resilienza ovvero la capacità di assorbire un urto senza rompersi.”

Da dove nasce l’idea di Beepry?

L’idea di Beepry è nata proprio per sopperire ad una mia esigenza di trovare il volo più conveniente e allo stesso tempo meno “stressante” sul mercato. Sono sempre stato bravo a trovare questo tipo di offerte, ma come da analisi di mercato risulta, io ero in quella grossa percentuale di utenti che visitano in media 20 siti prima di prenotare il volo. Così forte della mia esperienza e grazie all’incontro con i miei attuali Co-founder, anch’essi “travel addicted”, decidemmo di creare un motore di ricerca voli che coniugasse una grande potenza di calcolo e funzioni avanzate, a un’esperienza utente estremamente semplice. Tutto ciò si è trasformato in Beepry, un comparatore di ricerca voli che tramite pochi click ti da la sicurezza di trovare l’offerta più vantaggiosa e la migliore soluzione logistica di viaggio.

Da chi è composto il vostro team e quali sono le competenze più importanti per lo sviluppo e la crescita della vostra idea imprenditoriale?

Il nostro Team è composto oltre che dai 3 founder, Salvatore Ambrosino (CEO), Guglielmo Seminara (CTO) e Marco Aiello (UI UX Designer), anche da figure professionali molto eterogenee tra loro, con una predominanza di Software Developers. Sicuramente però tra le figure chiave della nostra azienda ci sono i Data Scientist, che danno un forte impulso ai nostri task di ricerca e sviluppo, con specializzazioni che vanno dai Big Data, reti neurali artificiali e progettazione di algoritmi complessi. Riteniamo sicuramente infatti, che questa figura sia tra le principali e anche più difficili da reperire, per le nuove sfide dell’innovazione in questo periodo storico chiamato “Data Revolution”.

Quali sono le principali difficoltà che una startup incontra nel mercato italiano?

Le principali difficoltà si incontrano in diversi aspetti della “business life” di una azienda. Iniziando dalla normativa fiscale italiana, ancora molto indietro e poco agevolante nei confronti dei “colleghi” europei e ancor di più oltreoceano. Come anche il fatto di interfacciarsi con altri partner industriali di rilevanza nazionale, che hanno ancora remore nell’interfacciarsi con piccole entità come le startup, nonostante i loro prodotti di eccellenza innovativa.

Quali mercati internazionali pensate siano più attrattivi per il vostro business e quali quelli dove trovare più facilmente investitori o finanziamenti?

Per quanto riguarda il mercato dei trasporti e del travel (nostro settore), guardiamo con molta attenzione al Sud Est Asiatico, dove c’è una grande espansione digitale in questo senso e dove molti player di caratura internazionale non sono ancora radicati al contrario del mercato europeo, che nonostante la grande competitività, siamo sicuri ci siano ancora grandi margini di business con il lancio di prodotti veramente disruptive.

Partecipare a programmi di supporto e tutoraggio offerti da incubatori ed acceleratori italiani genera un’utilità ed un vantaggio competitivo per una startup?

Sicuramente gli acceleratori di startup possono dare un forte boost ai vari progetti d’innovazione, soprattutto quelli corporate, che mettono a disposizione oltre che il proprio importante know how interno, anche il proprio network aziendale. Proprio nel nostro caso, grazie all’acceleratore d’impresa TIM #Wcap, abbiamo avuto modo di usufruire sia d’importanti attività di tutoring che d’importanti network aziendali da parte di una delle realtà d’impresa più grandi e innovative a livello nazionale.

Quale consiglio dareste ai giovani startupper che intendono sviluppare una propria idea in Italia?

Ai giovani startupper, ma in generale a chiunque si appresti a lanciare un’impresa innovativa, il consiglio fondamentale è quello di fare bene i “compiti a casa” gia prima d’iniziare a sviluppare la propria impresa. Infatti gia partendo da un semplice business model canvas, avere un’idea chiara del mercato e del target di utenza a cui ci si va a
rivolgere può evitare un investimento sia di tempo che monetario praticamente inutile. Mentre infine una delle caratteristiche principali che deve avere uno startupper è la resilienza. Da dizionario la definizione è la seguente: “Capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi.” Ma in generale è l’attitudine di un individuo ad affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà, riuscendo a trasformare queste difficoltà in possibilità di crescita. E credetemi, di ostacoli e periodi negativi, soprattutto all’inizio, ce ne sono tanti. Ma come dicono gli americani “Never back down”!

Obiettivi per il futuro…

All’interno della nostra roadmap, uno dei grandi obiettivi prossimi (inizio 2017), è il lancio del servizio multimodale, tramite il quale grazie ai nostri algoritmi proprietari permetteremo in un’unica ricerca all’utente, di poter calcolare e acquistare un itinerario di viaggio comparando allo stesso tempo voli, treni, bus e mezzi di trasporto della sharing economy. Riteniamo infatti che anche il modo di spostarsi da un punto all’altro stia cambiando, e noi vogliamo essere tra i primi ad accompagnare l’utente in questa nuova esperienza di viaggio nel modo più semplice ed efficace possibile.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Marco Sabatini, redazione@exportiamo.it

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