Internazionalizzazione digitale: gli aspetti da non sottovalutare

Realizzare un progetto d’internazionalizzazione digitale è un processo complesso che richiede un’adeguata pianificazione delle attività. Vediamo insieme quali sono gli aspetti principali da tenere in considerazione prima di intraprendere un percorso di tale tipo.
Per attivare in modo efficiente e profittevole le proprie vendite all’estero attraverso i canali digitali ogni impresa esportatrice è chiamata a compiere una serie di scelte strategiche, adeguandole sia alle proprie caratteristiche sia a quelle dei mercati di destinazione.
Innanzitutto bisogna considerare che, trattandosi di un investimento, sono richiesti tempo, risorse, propensione al cambiamento e preparazione rispetto ad una serie di variabili fondamentali.
Tra queste, la prima è sicuramente la selezione di uno o più mercati obiettivo in base a tutta una serie di criteri che ne definiscono l’attrattività, come ad esempio la prossimità geografica e/o linguistica e culturale, la presenza più o meno marcata di barriere doganali, la necessità di rispettare standard normativi relativi all’etichettatura o al confezionamento diversi da quelli presenti nel Paese di produzione, etc.
Bisogna tuttavia mettere in conto che le caratteristiche che rendono attrattivo un mercato per le esportazioni tradizionali possono non avere lo stesso valore per le esportazioni online e le strategie adottate da un’impresa per vendere profittevolmente attraverso i canali tradizionali in un mercato estero non sempre funzionano anche per il canale digitale.
Supponiamo il caso di un’azienda già presente in un determinato mercato estero che vi abbia già venduto un determinato prodotto attraverso i canali di vendita tradizionali. La stessa azienda decide ad un certo punto di implementare la vendita anche sui canali digitali: il fatto che il prodotto sia apprezzato dalla clientela locale non implica automaticamente che le vendite online avranno lo stesso successo, poiché dovranno essere presi in considerazione anche altri fattori come il livello di penetrazione e di uso di internet, della diffusione delle forme di pagamento digitali e dell’efficienza del sistema logistico e distributivo.
Una volta identificato il/i mercato/i target, la seconda attività essenziale alla concreta attivazione di una presenza digitale all’estero è l’identificazione e la successiva implementazione del modello di export più adatto alla propria realtà aziendale, cioè l’insieme delle scelte che l’azienda compie partendo da uno studio approfondito delle peculiarità del mercato di destinazione e delle caratteristiche del consumatore digitale straniero. Solo in tale modo l’e-commerce potrà rivestire un ruolo strategico per il successo dei processi di internazionalizzazione.
Gli aspetti chiave da considerare sono i seguenti:
Sebbene la necessità di tener conto di tutti questi elementi possa far scoraggiare chi fosse interessato ad un progetto di digital export, va tuttavia tenuto in considerazione che la scelta del canale digitale presenta anche una serie di vantaggi non indifferenti, come la possibilità di ampliare il numero di acquirenti raggiungibili nei vari mercati di destinazione, e di instaurare una relazione molto più diretta con i consumatori.
Senza contare che la possibilità di utilizzare il web per comunicare con mercati distanti si traduce in un vantaggio economico per le PMI, che spesso si trovano in difficoltà ad investire tempo e denaro in missioni e fiere, e che possono invece destinare tali budget alla riconfigurazione dei propri prodotti/servizi per il mercato scelto.
Il gioco può sicuramente valere la candela ma perché le loro azioni siano fonte di successo, reddito e crescita, è importante che le aziende imparino a conoscere le opportunità offerte dal digitale ed inizino ad usarle come leva strategica di sviluppo.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Miriam Castelli, redazione@exportiamo.it
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