Per le imprese italiane che desiderano espandersi oltralpe, la Francia rappresenta un mercato interessante e ricco di potenzialità. Tuttavia, aprire una società in questo Paese richiede una conoscenza approfondita delle normative vigenti e delle procedure amministrative. In questa guida, abbiamo fornito una panoramica delle principali opzioni a disposizione delle imprese italiane, analizzando i diversi modelli di insediamento, le forme societarie più diffuse e le formalità burocratiche da seguire.

Con un interscambio complessivo di quasi 110 miliardi di euro nel 2023, la Francia si è confermata il secondo partner commerciale dell’Italia a livello globale. Le esportazioni italiane verso Parigi hanno sfiorato i 63,4 miliardi di euro, mentre quella francesi verso Roma hanno toccato quota 46,5 miliardi, determinando un surplus di quasi 17 miliardi di euro a favore del Belpaese, che detiene stabilmente questa posizione da oltre un decennio.

Quella dell’interscambio, però, è solo una facciata delle relazioni economiche bilaterali tra i due Paesi, caratterizzate non solo dalla forte integrazione tra i loro sistemi industriali e produttivi, ma anche da importanti investimenti reciproci trasversali ai principali settori di eccellenza delle loro economie.

Sul piano degli IDE, infatti, la Francia rappresenta il primo investitore estero in Italia con un portafoglio di quasi 90 miliardi di euro nel 2022, con oltre 2.000 imprese controllate attive in Italia che impiegano circa 290.000 addetti e generano oltre 110 miliardi di euro di fatturato annuo.

Per quanto riguarda gli investimenti italiani in Francia, con un portafoglio di 50,8 miliardi di euro nel 2022, l’Italia è il quinto investitore estero, dietro a Stati Uniti, Germania, Svizzera e Regno Unito. In Francia si contano circa 1.800 imprese a controllo italiano, che occupano 82.000 lavoratori e generano 50 miliardi di euro all’anno di fatturato.

Con la Francia esiste quindi una consolidata ossatura industriale comune, fondata sulla presenza di una rete capillare di società bi-nazionali qualificata da operazioni di fusione su larga scala (es. Stellantis ed EssilorLuxottica e grandi collaborazioni industriali in settori chiave come la componentistica elettronica (es. STMicroelectronics), la cantieristica militare (es. tra Fincantieri e NavalGroup), e il comparto aero-spaziale (es. tra Avio e ArianeGroup e/o fra Leonardo e Thales).

Oltre ai grandi gruppi, sono migliaia però anche le piccole e medie imprese, sia italiane in Francia che francesi in Italia, che danno vita, da una parte e dall’altra delle Alpi, ad una fitta rete di impianti di produzione, centri decisionali e punti vendita che rendono vivi e produttivi i rapporti commerciali tra i due Paesi.

Ma cosa deve sapere un’impresa italiana che vuole aprire una società in Francia?

I diversi modelli di insediamento

Innanzitutto, bisogna sapere che esistono diversi modelli di insediamento in Francia e che la scelta riguardo la struttura da adottare dipende dallo scopo che si vuole perseguire e dal livello di autonomia che si vuole attribuire alla nuova struttura rispetto alla società madre.

Esistono tre modelli:

  • Bureau de liaison (Ufficio di collegamento)

L’ufficio di collegamento può realizzare solo attività non commerciali: attività pubblicitarie, di informazione e tutte le attività di carattere secondario e ausiliario.

Si tratta di un soggetto giuridico non indipendente e quindi tutti i contratti e le fatture dovranno essere sottoscritti dalla società madre.

Per quanto riguarda gli obblighi fiscali, l’Ufficio di collegamento non è sottoposto né alle imposte societarie, né tantomeno all’IVA, in quanto non si considera una stabile organizzazione, ma sarà sottoposto solo ad alcune imposte locali e alle imposte sul salario dei suoi dipendenti.

Per questo modello di insediamento non si richiede l’immatricolazione. Tuttavia, questa diventa necessaria quando l’ufficio dispone di proprie strutture e propri dipendenti stipendiati.

  • Succursale

Le succursali permettono un primo insediamento delle società straniere per l’esercizio di un’attività commerciale. Possono svolgere tutte le attività di una società industriale e commerciale, ma non hanno autonomia giuridica e impegnano la controllante con le proprie azioni.

Sono gestite da un rappresentante legale, agiscono in qualità di agenzia, sono collegate alla sede centrale e non hanno particolari formalità per quanto concerne i poteri decisionali.

Qualora le succursali incontrassero delle difficoltà finanziarie, la società estera sarà tenuta al pagamento dei loro debiti.

Le succursali sono stabili organizzazioni ai fini delle leggi fiscali e quindi sono soggette all’imposta sulle società e all’IVA.

La registrazione della succursale è una formalità obbligatoria. I documenti da presentare per la richiesta di registrazione sono: la copia dello statuto della controllante (in originale e, se necessario, una traduzione in francese con certificazione di conformità da parte del rappresentante legale); la certificazione dell’iscrizione al registro pubblico dello stato estero; i documenti relativi alla persona che ha i poteri per impegnare la società: carta d’identità e carichi penali; permesso di soggiorno o dichiarazione in prefettura (dirigente non europeo) e documenti attestanti le qualifiche necessarie, qualora l’attività fosse regolamentata; un giustificativo di domiciliazione.

  • Filiale

La creazione di una filiale, società di diritto francese dotata di personalità giuridica, offre alcuni vantaggi: l’autonomia patrimoniale della filiale dalla controllante permette alle società straniere di non avere responsabilità illimitata per i debiti della struttura francese (le perdite delle filiali non possono essere compensate con gli utili delle controllanti).

Giuridicamente una filiale è una società il cui capitale è posseduto per più del 50% da un’altra società, detta “società madre”.

Per espletare le formalità presso l’apposito centro, CFE (Centre de Formalités des Entreprises) è possibile:

  • presentare le pratiche in prima persona, in qualità di futuro rappresentante legale della struttura in Francia e sulla base dei poteri forniti dalla società estera,
  • dare mandato a un avvocato, che rappresenti l’azienda,
  • dare mandato a un proprio collaboratore o a un associato della futura società.

La certificazione del mandato o dei poteri di rappresentanza per l’espletamento delle formalità sarà richiesta alla presentazione della pratica al CFE.

Per quanto riguarda la creazione di una filiale in Francia, è necessario seguire le seguenti formalità:

  • deposito e blocco del capitale sociale presso una banca francese oppure sul conto professionale di un notaio oppure di un avvocato per il tempo necessario alla costituzione;
  • compilazione di un modulo specifico da depositare alla cancelleria del tribunale di commercio della sede della filiale per l’iscrizione sul registro locale delle imprese (Registre du Commerce et des Sociétés) e attribuzione di un numero d’immatricolazione SIREN/RCS e INTRASTAT (intracommunautaire);
  • deposito dei seguenti documenti: statuto della filiale; copia del contratto di domiciliazione della sede sociale oppure di affitto del locale (bail); in caso di attività regolamentata, copia delle attestazioni di autorizzazione ad esercitare la professione oppure del diploma; copia della nomina del gerente; certificazione di non condanna penale del gerente; copia del certificato di blocco del capitale sociale; pubblicazione della costituzione della filiale su un bollettino di annunci legali.

Il tempo necessario per aprire una filiale è di circa 10 giorni.

Le principali forme di società

Bisogna innanzitutto distinguere tra società di capitali e società di persone.

Le società di capitali si differenziano per una gestione più complessa, costi maggiori ma anche maggiore flessibilità. La loro caratteristica fondamentale è la responsabilità limitata dei soci (dal punto di vista patrimoniale) per le obbligazioni della società, poiché essi rispondono dei debiti societari solamente nel limite del capitale che hanno conferito (autonomia patrimoniale perfetta). Questo avviene perché le società di capitali hanno la capacità giuridica che manca alle società di persone.

I tre principali tipi di società di capitali in Francia sono:

  • le società a responsabilità limitata (SARL)
  • le società anonime (SA)
  • le società ad azioni semplificate (SAS).

Le SARL e le SAS possono essere costituite anche da un solo socio (SAS unipersonelle oppure EURL), mentre le SA necessitano di almeno 7 soci se quotate, 2 se non quotate.

Per quanto riguarda le società di persone, le principali sono:

  • le società in nome collettivo (SNC)
  • le società civili immobiliari (SCI)
  • le società civili Professionali (SCP).

Questi modelli sono meno usati perché comportano una maggiore responsabilità, cioè una responsabilità illimitata degli associati in caso di difficoltà finanziarie della società. Tuttavia, l’assenza di un capitale minimo e la trasparenza fiscale possono rendere queste strutture ideali per la costituzione di filiali.

Costituire una società implica la nascita di una nuova entità giuridica o “persona morale” che necessita di: stabilire un nome o “denominazione sociale”; domiciliarla presso una “sede sociale”; apportare un minimo di capitale e/o di beni, il “capitale sociale”; designare uno o più persone incaricate di amministrarla e di rappresentarla, i “dirigenti”; stabilire le regole di funzionamento, gli “statuti”; non utilizzare i beni e capitali sociali a fini personali.

Le imprese individuali

Una soluzione alternativa alla costituzione di società, può essere l’impresa individuale quando i rischi legati all’attività sono limitati, cosi come gli investimenti. In effetti, in tale caso l’imprenditore è totalmente responsabile dei debiti professionali sull’insieme del suo patrimonio personale, ad eccezione della residenza principale.

Le Strutture Unipersonali

La Legge su la “Modernisation de l’Economie” del 4 agosto 2008 ha introdotto in Francia una nuova figura imprenditoriale chiamata “Auto-Entrepreneur”, e dal 2016 si parla anche di “Micro-Entreprise” o “Micro-Entrepreneur”.

Tale figura è destinata alle persone fisiche. L’Auto-Entrepreneur è dunque un imprenditore individuale che ha optato per un regime fiscale e sociale semplificato che gli permette di esercitare un’attività professionale indipendente di dimensioni modeste.

Egli può svolgere un’attività commerciale, artigianale o di consulenza. Sono escluse invece alcune attività come, ad esempio: l’agente immobiliare, le attività agricole, alcune professioni liberali (avvocato, notaio, medico, farmacista, agente in assicurazioni, commercialista, fisioterapista, etc.).

Il regime fiscale semplificato della Micro impresa si applica se il fatturato annuo non supera:

  • 200 euro in caso di attività di vendita;
  • 600 euro in caso di attività di servizio.

La tassazione dell’Auto-Entrepreneur è stata semplificata il più possibile. I contributi sociali a suo carico sono calcolati in maniera forfettaria sul fatturato totale e in base all’attività svolta.

Il Micro imprenditore non è soggetto alla TVA (IVA francese) e non deve effettuare alcuna dichiarazione, non fattura la TVA sulle vendite e non la recupera sugli acquisti se rispetta i seguenti limiti di fatturato:

  • 800 euro o 94.300€ (maggiorato) in caso di attività di vendita;
  • 400 euro o 36.500 € (maggiorato) in caso di attività di servizio.

È obbligatoria l’immatricolazione presso il RCS (Registre de Commerce et des Sociétés).

L’ Entreprise Individuelle à Responsabilité Limitée

Altra figura interessante è l’Entreprise Individuelle à Responsabilité Limitée (EIRL) che è stata introdotta nel 2010 e che può essere adottata dagli artigiani, dai commercianti, dagli agenti commerciali e dai liberi professionisti.

Si tratta di una impresa individuale che permette all’imprenditore di beneficiare di una responsabilità limitata. Non si tratta di una nuova struttura giuridica d’impresa, ma di un’alternativa giuridica che può essere adottata dagli imprenditori individuali.

Costituendo una EIRL l’imprenditore separa il suo patrimonio personale da quello professionale, quindi i creditori potranno pignorare solo i beni che fanno parte del patrimonio professionale.

Le richieste di immatricolazione vengono depositate presso il Centre de formalité des entreprises (CFE), che provvederà in seguito a trasmetterle:

  • al Registro del commercio e delle società (RCS) per i commercianti;
  • al “Répertoire des Métiers” (RM) per gli artigiani;
  • al Registro tenuto dalla camera dell’agricoltura per gli agricoltori;
  • al Registro speciale degli agenti commerciali (RSAC) per gli agenti;
  • alla Cancelleria del tribunale del commercio per i liberi professionisti.

Le Formalità di Costituzione

Tutte le formalità necessarie per la costituzione di una società in Francia vanno effettuate presso il Centre des Formalités des Entreprises (CFE), lo sportello unico gestito dalle Camere di Commercio francesi, presso il quale vengono effettuate le formalità di creazione, modifica e cessazione di attività. Il CFE è l’interlocutore unico che centralizza gli elementi del dossier costitutivo e li trasmette ai vari organismi interessati (servizi fiscali, contributivi etc.)

Per semplificare ulteriormente la procedura di costituzione, tali formalità possono essere effettuate in via elettronica sul sito ufficiale Guichet Entreprises.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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