Commercio Estero: Export Italiano in Crescita nel Primo Trimestre 2025

Commercio Estero: Export Italiano in Crescita nel Primo Trimestre 2025

20 Maggio 2025 Categoria: Marketing Internazionale

Secondo l’ultimo aggiornamento ISTAT sul commercio con l’estero, il mese di marzo 2025 segna una lieve flessione congiunturale dell’export italiano (-1,0%), a fronte di una sostanziale stazionarietà delle importazioni (+0,2%). Tuttavia, i dati tendenziali e trimestrali raccontano una storia diversa, più incoraggiante per l’economia italiana.

Nel primo trimestre dell’anno, le esportazioni sono cresciute del 4,6% rispetto al trimestre precedente, mentre le importazioni hanno registrato un aumento del 4,7%. Su base annua, l’export segna un +5,8% in valore (+1,9% in volume), e l’import +7,6% in valore (+2,9% in volume), confermando un quadro dinamico nonostante le incertezze geopolitiche ed energetiche.

Export: trainano farmaceutica, trasporti e alimentari

La crescita dell’export è sostenuta da alcuni comparti strategici del Made in Italy, che continuano a performare bene sui mercati internazionali:

  • Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici: +59,8%
  • Mezzi di trasporto (esclusi autoveicoli): +47,5%
  • Metalli di base e prodotti in metallo: +8,1%
  • Prodotti alimentari, bevande e tabacco: +6,6%

A questi si affiancano performance positive, seppur più contenute, in settori come macchinari, carta e stampa, sostanze chimiche, elettronica e abbigliamento.

In controtendenza risultano invece i settori:

  • Coke e prodotti petroliferi raffinati: -38,3%
  • Autoveicoli: -8,8%
  • Articoli sportivi, strumenti musicali, strumenti medici e preziosi: -15,7%

La flessione dell’export a marzo è legata soprattutto alla contrazione dei beni strumentali (-2,8%) e dei beni di consumo durevoli (-6,7%), mentre risultano in crescita i beni di consumo non durevoli (+1,7%), sostenuti soprattutto dal comparto agroalimentare.

Importazioni: aumentano i beni di consumo, crolla l’energia

Sul fronte import, la crescita mensile contenuta (+0,2%) è frutto di dinamiche molto diverse tra i comparti:

  • Beni di consumo durevoli: +8,5%
  • Beni di consumo non durevoli: +11,4%
  • Beni strumentali: +0,9%
  • Energia: -19,8% (forte contrazione)

Anche in questo caso si evidenzia il forte contributo della domanda interna per i beni destinati al consumo finale, a fronte di una netta riduzione degli acquisti energetici, in linea con il calo dei prezzi delle materie prime sui mercati internazionali.

Bilancia commerciale: saldo positivo, ma in calo

Il saldo commerciale a marzo 2025 è positivo per 3,66 miliardi di euro, in diminuzione rispetto ai 4,3 miliardi dello stesso mese dell’anno precedente. Il disavanzo energetico aumenta lievemente (da -3,8 a -3,9 miliardi), mentre l’avanzo per i beni non energetici si riduce da 8,1 a 7,5 miliardi di euro.

Nel complesso, il primo trimestre 2025 si chiude con un avanzo commerciale pari a 7,8 miliardi, in calo rispetto ai 12,8 miliardi dello stesso periodo del 2024.

Partner commerciali: bene USA e OPEC, in difficoltà Cina e Turchia

I mercati extra-UE si confermano sempre più strategici per l’Italia. I principali contributi alla crescita dell’export provengono da:

  • Stati Uniti: +41,2%
  • Paesi OPEC: +25,0%
  • Francia: +4,2%

Viceversa, risultano in calo:

  • Turchia: -30,1%
  • Cina: -8,3%

Da segnalare che la crescita dell’export verso gli Stati Uniti è quasi interamente attribuibile ai settori farmaceutico e trasporti. Al netto di questi, le esportazioni italiane verso gli USA risulterebbero in calo del 4,1%.

Prezzi all’import: in discesa nel breve termine

A marzo 2025, i prezzi all’importazione calano dell’1,0% su base mensile, ma segnano un lieve incremento (+0,6%) su base annua. Il rallentamento rispetto al +2,2% di febbraio è spiegato soprattutto dalla diminuzione dei prezzi dei beni energetici, sia nell’area euro che in quella extra-euro.

Nel dettaglio:

  • Beni strumentali: -0,3% mensile
  • Beni di consumo: -0,4% mensile
  • Energia: -6,2% mensile

L’unico comparto in crescita è quello dei beni intermedi (+0,3%).

Conclusioni: segnali positivi, ma l’energia resta un’incognita

Nonostante la leggera battuta d’arresto mensile, i dati sul commercio estero italiano nel primo trimestre 2025 delineano uno scenario di crescita robusta e selettiva, trainato dai settori ad alto valore aggiunto e dai mercati extra UE. Tuttavia, la debolezza strutturale di alcuni comparti – come autoveicoli ed energia – e le tensioni su alcune rotte commerciali (es. Cina e Turchia) impongono una riflessione strategica per il sistema produttivo italiano.

Il Made in Italy continua a mostrarsi resiliente e competitivo, ma la sfida nei prossimi mesi sarà consolidare la diversificazione dei mercati e rafforzare il presidio tecnologico e logistico delle imprese esportatrici.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it  -  Autore Alessio Gambino

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