“Oggi gli investitori sono più consapevoli delle opportunità offerte dai paesi in via di sviluppo e questi stanno facendo di più per attirare investimenti e assicurarne un impatto positivo. Il World Investment Forum di quest’anno é tra le più grandi opportunità per la comunità internazionale per riunire gli attori pubblici e privati ??e le loro forze e garantire maggiori risorse ai progetti di sviluppo sostenibile” il Segretario Generale della United Nations on Trade and DevelopmentUNCTAD, Mukhisa Kituyi con questo appello e questa consapevolezza ha aperto il 13 ottobre scorso i lavori del IV^ World Investment Forum - WIF.

Ciò che può creare sviluppo sono gli investimenti reali che poggiano su una base economica solida in grado di far crescere le popolazioni locali e garantire il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Si deve fare sul serio e mi aspetto da voi che ciò accada”, così ha voluto stuzzicare la platea il fuoriclasse Didier Drogba,intervenuto in qualità di Ambasciatore United Nation Development ProgramUNDP. Il centravanti della nazionale ivoriana ha ricordato alla platea come i paesi in via di sviluppo abbiano bisogno di investimenti mirati nelle infrastrutture, nell’educazione, nell’agricoltura e nella sanità e che la beneficenza, pur se lodevole non basta.

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile 

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Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile – SDGs sono alla base della mission dell’UNCTAD e più in generale una necessità per tutti di fronte all’emergere di problematiche e tensioni globali sempre più impellenti ed emergenze umanitare e sanitarie che dividono ancora il mondo tra troppe diseguaglianze.  

L’ultimo World Investment ReportWIR, fiore all’occhiello delle pubblicazioni UNCTAD, quest’anno é dedicato proprio al tema degli investimenti negli SDGs proponendo l’adozione di un piano di azione condiviso che coinvolga il settore privato per poter colmare il gap di risorse finanziarie (quantificato in 2,5 miliardi di dollari all’anno) necessarie per garantire il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità nei Paesi in Via di Sviluppo (PVS) come nei Paesi Meno Avanzati (LDCs) e nei Paesi in Via di Sviluppo senza sbocco sul mare (LLDCs).

L’edizione 2014 del WIF che si é tenuta a Ginevra dal 13 al 16 ottobre, ha visto la partecipazione - agli oltre 50 eventi organizzati - di oltre 3.000 persone provenienti da 150 paesi, numeri di tutto rispetto che dimostrano anche la crescita del Forum.

L’appuntamento biennale organizzato dall’UNCTAD é nato nel 2008 con la prima edizione di Accra in Ghana, mentre nel 2010 e nel 2012 si é tenuto rispettivamente a Xiamen in Cina e in Qatar, a Doha. Nel tempo il Forum é riuscito ad affermare la sua capacità sempre maggiore di essere sede privilegiata di confronto e riflessione tra istituzioni, società civile e settore privato sul tema fondamentale degli investimenti, sempre meno demonizzati e sempre più agognati nel mondo sviluppato e non.

L’evento é sempre di più un’occasione per “fare sistema” e riorientare gli investimenti verso obiettivi di sviluppo attraverso l’adozione di programmi e iniziative concrete che coinvolgono tutti gli attori in campo.

Certo le difficoltà non mancano e proprio per questo stimolare il dibattito e il confronto é fondamentale.

Il World Leaders Investment Summit 

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La sfida dell’UNCTAD é ambiziosa e vuole gettare le basi per declinare gli obiettivi per garantire uno sviluppo sostenibile nei prossimi 15 anni, favorendo una visione di medio/lungo termine necessaria ma che cozza con i tempi frenetici della finanza globale in possesso delle risorse necessarie per incidere profondamente sulle realtà sottosviluppate, ma come ha fatto notare l’economista Jeffrey Sachs durante la prima sessione del World Leaders Investment Summit – Vision and Roadmap del 14 ottobre: “Wall Street ragiona in nanosecondi e non in decenni” ribadendo la necessità di un pensiero a lungo termine.

Il CEO Aviva, Mark Wilson, ha fatto notare come “l’ossessione delle trimestrali” non é funzionale e deve affermarsi la visione di un “capitale paziente” mentre l’erede al trono inglese, il Principe Carlo, in un video messaggio ha affermato come oggi sia necessario passare dalle aspirazioni e i buoni propositi alle azioni concrete per garantire il raggiungimento degli obiettivi.

Ad emergere naturalmente é anche l’importanza fondamentale di favorire lo sviluppo infrastrutturale dei paesi come volano per l’attrazione di investimenti e educare alla trasparenza i governi che devono essere in grado di offrire un quadro ben definito sul piano legale a garanzia degli investimenti. Questi sono prerequisiti necessari per un coinvolgimento concreto e fattivo del settore privato come ha fatto notare il Presidente Nestlé Peter Brabeck-Letmathe, comunque ottimista sulla risposta che verrà dalle imprese.

Al centro di numerosi interventi durante la quattro giorni ginevrina é stata anche la necessità di una riforma internazionale degli International Investment Agreements - IIAs e sui Bilateral Investment Treaties - BITs e di favorire - come fortemente sostenuto dall’UNCTAD – lo sviluppo di Alternative Dispute ResolutionsADRs condivise. Naturalmente l’output migliore sarebbe un accordo globale sugli investimenti ma visto l’andamento delle relazioni internazionali e come segnalato nello stesso WIR 2014 a prendere il sopravvento sono piuttosto gli accordi regionali come quelli al centro dei due negoziati in atto tra gli Stati Uniti e l’Europa e tra gli Stati Uniti e gli stati del Pacifico.

Durante la seconda sessione del World Leaders Investment Summit – Investment Policies and Development Strategies é stato ribadito come fondamentale sarà far crescere in maniera sostanziale gli investimenti in infrastrutture, salute, cambiamento climatico e sicurezza alimentare e ambientale e molti relatori hanno ricordato come i fatti dimostrano che più che gli aiuti ufficiali, sono il libero commercio e i flussi di investimenti ad incidere sulla riduzione della povertà, forse in molti casi però questo é vero se si guarda a meri dati statistici che mal fotografano le realtà difficili che nascondono i numeri. E’ stata invece ribadita l’importanza dei piccoli investimenti che hanno comunque benefici che si amplificano a livello locale in termini sociali ed economici.

Un altro progetto di interesse che coglie il bersaglio é quello che prevede una collaborazione sempre più stretta tra UNCTAD, United Nations Programme on HIV and AIDS - UNAIDS, World Health Organization e United Nations Industrial Development Organization - UNIDO per favorire la produzione di farmaci nei paesi in via di sviluppo anche attraverso lo sviluppo di iniziative di forme di Partenariato Pubblico-Privato (PPP) per riuscire ad affermare finalmente il sacrosanto principio, ribadito dal Direttore Esecutivo UNAIDS Michel Sidibé, che: “La salute non può essere vista come un costo o una spesa ma come un investimento sul futuro”.

Indirizzare gli investimenti verso la sostenibilità

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Sono state diverse le occasioni utili per ragionare su come riorientare gli investimenti dei grandi investitori internazionali e come far si che le loro esigenze, a fronte di una visione condivisa, possano incontrarsi con quelle dei paesi in via di sviluppo. A questo proposito ad esempio durante una sessione dedicata agli investimenti delle aziende nello sviluppo sostenibile é stato ribadito come la Corporate Social ResponsabilityCSR non può essere solo una questione di marketing ma deve essere nel paradigma delle aziende a tutti i livelli e a tal proposito é stato presentato l’esempio della ING Direct, banca olandese che ha riorientato il suo portafoglio di investimenti verso il finanziamento di progetti sostenibili. Un interesse particolare é stato posto anche sull’importanza delle nuove forme di finanziamento come microfinanza e crowdfunding.

Attori importanti da coinvolgere sul piano finanziario per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo a medio/lungo termine sono i Fondi Sovrani e i Fondi Pensione. Tecnicamente questi difficilmente partecipano a interventi diretti e infatti l’input che il WIF ha voluto dare é quello di cercare forme di collaborazione utili e profittevoli per pianificare interventi sostenibili nei PVS.

Altra importante opportunità di incontro tra interesse privato e sviluppo sostenibile é quella derivante dal rapido processo di urbanizzazione che sta interessando i PVS: portare progettualità alternative e innovative a livello locale nel tempo diviene una solida base per lo sviluppo successivo della società.

E’ stato poi posto l’accento su come i processi di integrazione regionale favoriscano lo sviluppo e la crescita attraverso la circolazione di merci, capitali, persone e know-how. E’ stato citato l’esempio di successo dell’Associazione dei Paesi del Sud Est Asia – ASEAN e le sue ambizioni di unione economica per il futuro mettendo però in evidenza come sia fondamentale che i processi negoziali di questa portata siano aperti a tutti gli interessi presenti nella società. Un monito che torna utile alle nostre latitudini mentre é in atto il negoziato sul TTIP che abbiamo già avuto modo di approfondire su Exportiamo.

Il WIF é stata l’occasione anche per presentare il rapporto “Investment by TNCs and Gender: Preliminary Assesment and way Forward” una prima analisi sui legami tra gli investimenti delle multinazionali nei PVS e la promozione della parità di genere, universalmente riconosciuta oltre che come conquista sociale indispensabile anche come fattore di crescita economica. Durante l’approfondimento dedicato ai già citati LLDCs é stata invece presentata la terza edizione della “Investment Guide to the Silk Road” dedicata alla promozione delle opportunità presenti in Kazakhstan, Kirghizistan, Tajikistan, Turkmenistan, Uzbekistan e 4 province occidentali della Cina.

Il progetto “Business School for Impact” ha lo scopo di stimolare e sostenere le scuole di business per contribuire allo sviluppo sostenibile nelle aree più povere del mondo, cambiando la mentalità dei laureati in materie economiche e dando le competenze necessarie per investire e operare in ambienti a basso reddito con un impatto sociale positivo.

L’output 2.0 del WIF é invece “Global Business Registration Portal”, un indice globale di portali web nazionali e sub-nazionali per facilitare i processi di registrazione delle imprese on-line con l’obiettivo di migliorare i servizi di registrazione delle imprese in tutto il mondo, consentendo un facile accesso ai sistemi on-line esistenti, e facilitare lo scambio di esperienze e buone pratiche tra governi.

La via obbligata 

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Insomma a Ginevra in questi giorni non sono mancati i confronti, gli stimoli e probabilmente anche gli scontri tra visioni differenti e inoltre é stata come sempre un’occasione utile per momenti di networking informali tra personaggi chiave delle istituzioni, della finanza, dell’industria e anche della società civile.

L’UNCTAD anche in questa occasione ribadisce il suo impegno e allo stesso tempo il suo allarme: il mondo non può più reggersi su deregolamentazioni e profitti ciechi, é necessario un cambio di rotta da definire in maniera condivisa e il settore privato deve raccogliere la sfida.

Tutti i temi affrontati durante questo IV^ World Investment Forum sono incardinati in diverse roadmap di approfondimento che si susseguiranno nel prossimo biennio prima della prossima edizione che si terrà a Lima, in Perù.

Oggi senza se e senza ma tutti dobbiamo impegnarci per garantire sviluppo e prosperità ovunque portando avanti una visone del mondo e delle relazioni tra gli uomini che sia sostenibile sul piano economico, sociale ed ambientale.

La sostenibilità é una via obbligata, un diktat e quasi per l’eterogenesi dei fini, oggi, sta un po’ diventando sinonimo di profitto perché in molti casi anche le coscienze dei consumatori possono e devono fare la differenza.

 

Fonte: elaborazione a cura di Exportiamo su dati WIF2014, di Antonio Passarelli, redazione@exportiamo.it

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