Competitività: traguardo ancora lontano per lÂ’Italia?

Anche quest’anno il Centro Studi Assirm (Associazione degli Istituti di ricerche di mercato, sondaggi di opinione e ricerca sociale) in collaborazione con Confindustria Intellect (Federazione Italiana della Comunicazione) ha stilato uno studio che analizza la situazione economica e la competitività con l’obiettivo di verificare lo stato di salute di qualsiasi Paese del mondo. L’ISFI (International Slim Factor Index), è l’indice menzionato nello studio che misura la competitività sui mercati internazionali.
Ad oggi viene calcolato per sei Paesi europei: Germania, Francia, Gran Bretagna, Portogallo, Spagna e Italia. I primi tre Paesi sono considerati i più competitivi, gli altri quelli con più difficoltà .
La composizione dellÂ’indice tiene conto delle seguenti variabili:
- PIL e domanda interna;
- Sentiment (ovvero clima di fiducia delle imprese);
- Importazioni;
- Esportazioni.
Secondo lÂ’ISFI lÂ’Italia purtroppo occupa lÂ’ultima posizione, superata anche dalla Spagna, vedi tabella 1.
Tabella 1: ISFI, quarto trimestre 2013
Fonte: elaborazione a cura di Exportiamo su dati Assirm
In generale secondo l’Associazione Assirm, nel corso del 2013, tutti i Paesi hanno mostrato un miglioramento della loro capacità competitiva, come si evince dal grafico 1.
Grafico 1: Evoluzione ISFI, 2013
Fonte: elaborazione a cura di Exportiamo su dati Assirm
A breve ci saranno i dati per il primo trimestre 2014 e scopriremo se effettivamente un nuovo Governo e una maggiore stabilità dei mercati internazionali hanno contribuito ad accrescere l’indice di competitività italiana, che per il momento resta il fanalino di coda.
Fonte: rielaborazione dati da Assirm