Un’Italia da Export: intervista con Vignola Toschi

Un’Italia da Export: intervista con Vignola Toschi

05 Ottobre 2016 Categoria: Un'Italia da Export

Nella nostra rubrica “Un’Italia da Export” abbiamo il piacere di ospitare i contributi delle eccellenze targate Made in Italy che con competenza e coraggio si affacciano sui mercati internazionali. Tra queste c’è Vignola Toschi, azienda modenese che dal 1945 commercializza una vasta gamma di prodotti: dalle famose ciliegie di Vignola ai liquori (Fragolì, Mirtillì, Nocino, Nocello, Lemoncello) dagli sciroppi ai semilavorati per la pasticceria e la gelateria (Topping per guarnizione, basi per gelati, ecc.) per arrivare fino all’Aceto Balsamico di Modena IGP. Nell’intervista rilasciataci da Stefano Toschi - Direttore commerciale della società - si spiega come il percorso di crescita intrapreso dalla società avvenuto anche grazie ad un attento studio delle esigenze e delle richieste provenienti dai mercati internazionali…

Ci racconti brevemente la storia della sua Azienda…

L’azienda è stata fondata nel 1945 a Vignola, cittadina universalmente nota per la produzione di ciliegie, quando mio nonno, Giancarlo Toschi ritornato dalla guerra, in presenza di un’annata particolarmente abbondante, ha un’intuizione vincente: produrre industrialmente quella che è sempre stata una loro tradizione di famiglia: la ciliegia sotto spirito. Negli anni l’azienda è cresciuta, ampliando la gamma dei propri prodotti, che in ordine “di nascita”sono le Ciliegie spiritose, l’Amarena in sciroppo, gli Sciroppi alla frutta, il Nocino di Modena fino ad arrivare al Lemoncello, ai liquori con la frutta intera all’interno (Fragolì e Mirtillì), all’Aceto Balsamico di Modena e ad una linea di prodotti semilavorati per gelateria e pasticceria. Nel 2015 l’azienda ha fatturato di 30 milioni di euro, i canali di vendita di riferimento sono la GDO e l’Ho.Re.Ca, servendo Grossisti e Cash & Carry, e ha una quota export del 48% del fatturato totale, con oltre sessanta Paesi di destinazione.
Attualmente le famiglie di prodotto Toschi sono tre: “Gustosa è la vita” (sciroppi, liquori e frutta sotto spirito), Toschi “La Gelateria” (amarena in sciroppo, ingredienti per la gelateria, topping e guarnizioni per il gelato) e “Acetaia Gino Toschi” che produce Aceto Balsamico di Modena IGP e i relativi condimenti.

Quali sono gli elementi e le condizioni che hanno decretato il successo della sua Azienda sul mercato attuale?

La nostra offerta di prodotti si distingue per il forte legame con il territorio e la tradizione, con uno sguardo sempre rivolto alla ricerca e sviluppo per proporre referenze ad alto grado di innovazione. Partendo dalla italianità e dalla qualità garantita da importanti certificazioni internazionali (IFS - international Food Standard e BRC standard- British Retail Consortium), lavoriamo per soddisfare le richieste dei mercati internazionali. Abbiamo dei prodotti innovativi che sono in esclusiva mondiale. Ne è un esempio, nell’ambito dello scenario degli sciroppi per la mixability, il recente lancio dello sciroppo per cocktail al gusto di tabacco, sviluppato proprio studiando la richiesta dei mercati Ho.Re.Ca. più esigenti e di tendenza.
Un altro fattore di successo è l’estensione, nell’arco di più di 70 anni di attività, della gamma per soddisfare le esigenze dei clienti in più canali.

In questi anni di crisi, quanto la ricerca del successo sui mercati internazionali è stata una scelta e quanto una necessità per la sua azienda?

Toschi ha da sempre una spiccata vocazione internazionale. Francia, Germania e Stati Uniti sono i nostri mercati di sbocco consolidati. Negli USA abbiamo addirittura creato una consociata che si occupa della distribuzione nel Nord America, la Toschi USA. In tempi più recenti, la congiunzione economica internazionale ci ha spinto ad investire sempre di più nei mercati emergenti (Asia, Est Europa, Penisola Arabica).

Quale metodologia di ingresso ha adottato per fare business all’estero ed in quali mercati siete oggi presenti?

Fondamentali sono gli investimenti negli eventi fieristici internazionali, gli eventi e le attività marketing a supporto del brand. Inoltre, abbiamo organizzato attività continuative di training per il mondo cocktail e del gelato artigianale con il supporto dei nostri brand ambassador: Barman e “chef gelatai” che riescono a comunicare in maniera incisiva le nostre novità e il loro utilizzo. A livello logistico e strategico stiamo investendo nell’apertura di società commerciali in loco per gestire la distribuzione diretta, oltre che nel potenziamento dei rapporti di patnership e collaborazione con i distributori locali.

Qual è il “peso” delle attività internazionali oggi sul vostro business?

A fine 2015 la quota export era del 48%. Dal 2016 l’export supererà il fatturato domestico. La gran parte gli investimenti dell’azienda sono rivolti alla nascita di prodotti e attività di sviluppo per il mercato globale, pur continuando a dedicare attenzione al consolidamento del mercato Italia.

Nel vostro percorso di espansione all’estero siete stati supportati da strutture pubbliche e/o da società di consulenza private?

Per quanto riguarda le fiere contiamo sul supporto dell’ICE/PROMEC, ma ci affidiamo anche a società di consulenza private con forti competenze nei mercati di riferimento.

Com’è il rapporto con la burocrazia all’estero e, più in generale, quali sono state le principali difficoltà riscontrate?

Abbiamo riscontrato criticità nei mercati emergenti, in particolare sulla registrazione per l’esportazione dei prodotti.

Quali sono i Vostri piani futuri di sviluppo? Avete già in mente nuovi mercati da conquistare? 

Il nostro obiettivo è certamente quello consolidare i mercati in cui siamo presenti ma guardiamo con interesse a nuove aperture di filiali commerciali estere. Il Sud America, in particolare, rappresenta per noi un’area geografica estremamente interessante.

Quale consiglio si sente di dare agli imprenditori che intendono affacciarsi nello stesso contesto estero?

Avere sempre la valigia pronta per partire.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Marco Sabatini, redazione@exportiamo.it

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