e-bike: pedalare elettrico per un futuro green

e-bike: pedalare elettrico per un futuro green

11 Aprile 2018 Categoria: Energia & Ambiente

L’elettrico è il futuro: dalla Formula E alle macchine elettriche alle biciclette a pedalata assistita, ci troviamo nel pieno di una rivoluzione green. Secondo i dati rilasciati dall’Ancma, Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, nel corso del 2016 sono stati venduti circa 124.400 prodotti, determinando una crescita del 121% rispetto all’anno precedente e a discapito delle bici tradizionali che hanno registrato una perdita del 2,6%.

I risultati registrati nell’arco del 2017 hanno confermato il trend positivo del settore: la penisola si è attestata come primo paese in Europa per valore della produzione, pari a 1,26 miliardi di euro, il secondo (dietro la Germania) per numero di addetti e il terzo (dopo Germania e Paesi Bassi) per esportazione – secondo i dati del nuovo report ARTIBICI 2018 - con vendite all’estero per 600 milioni di euro, 400 milioni legati ai singoli elementi di componentistica e 200 milioni di biciclette complete (per queste ultime l’aumento è del 15,2%, con una media di tre biciclette al minuto).

Non è solo l’Italia a trovare una direzione in questo scenario rivoluzionario, ma l’Europa nel suo complesso, dove la riduzione delle vendite di biciclette tradizionali è stata del 9%, ben al di sopra della media italiana. Si stima che questo calo a vantaggio della vendita di biciclette elettriche entro il 2025 produrrà un guadagno mondiale di circa 24,4 miliardi di dollari.

Fotografando lo scenario attuale, si vede la maggior parte delle bici elettriche in commercio in Italia prodotte all’estero, ma i risultati positivi riscontrati hanno convinto le aziende italiane a investire nell’intero e casalingo processo produttivo, dalla costruzione dei motori fino ad arrivare all’assemblaggio.

Il Presidente di Ancma, Corrado Capelli, afferma: «Il dato interessante, dal nostro punto di vista di associazione di categoria, non è solo quello legato ai numeri della produzione di questi sistemi ma anche alla loro progettualità e produzione di brevetti. Tutto questo ci restituisce il concreto auspicio di vedere un Made in Italy elettrico, in grado di confrontarsi ad armi pari con la concorrenza internazionale».

Investire nel settore elettrico consente di indagare nuove possibilità nel quotidiano: infatti, le e-bike si sono fatte sempre più spazio nella rete del trasporto urbano del futuro, con ben più di un milione di persone che ricorre alle due ruote per recarsi a lavoro - 18 ogni 1.000 abitanti - ma sono più di due milioni quelle che le utilizzano nel tempo libero. Nonostante il panorama incoraggiante, Roma ha ancora molto da lavorare, dal momento che occupa una delle ultime posizioni, su un campione di 31 capitali europee, nell’utilizzo sistematico delle biciclette.

Nonostante i prezzi dei prodotti elettrici siano ancora elevati rispetto alle bici tradizionali, pare che anche questo dato sia destinato a cambiare.

Corrado Capelli continua: «Sono sempre di più gli appassionati delle due ruote che scelgono le biciclette a pedalata assistita per muoversi nel traffico urbano e per fare sport soprattutto in montagna. L’agilità e la riduzione della fatica negli spostamenti sono solo due fra gli indicatori positivi di questa crescita sia nella produzione sia nell’export».

Nel 2017 l’Italia è tornata a ricoprire la prima posizione tra i paesi dell’Unione europea per numero di biciclette esportate – al secondo posto il Portogallo e al terzo i Paesi Bassi - e rappresenta il 15,3% del totale dei pezzi venduti dall’Europa.

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