L'industria automobilistica europea riparte dalla Polonia

Nel centro nevralgico dell’automotive polacco, a Sosnowiec, nella regione industriale della Slesia, si è svolta la seconda edizione dell’’International Automotive Business Meeting’, organizzata dalla Camera di Commercio e dell’Industria Italiana in Polonia, in collaborazione con la Zona economica speciale di Katowice (KSSE), con l’Ambasciata d’Italia e con il patrocinio del Ministero per lo Sviluppo economico polacco.
In quello che una volta era il centro del distretto carbonifero, oltre cento aziende e istituzioni si sono riuniti per approfondire sfide e prospettive del settore, in particolare sui temi legati alla mobilità elettrica e dei sistemi di guida assistita, la sicurezza, l’ambiente, le necessarie infrastrutture e la qualità della vita.
Dal dibattito, articolato per due giorni in vari gruppi e tavole rotonde e anche incontri B2B, è emersa la necessità che il mercato automobilistico europeo si trasformi per competere con gli attuali leader dell’elettromobilità, i paesi asiatici. In questo senso i cluster polacchi ed europei svolgono un ruolo molto importante di ricerca, incubazione e sviluppo.
L’ambasciatore Aldo Amati nel suo intervento ha espresso apprezzamento per la forte volontà del governo polacco nel settore dell’elettromobilità, che potrebbe fare da catalizzatore alla “re-industrializzazione” con tecnologie avanzate di un Paese che ha visto crescere la produzione di autoveicoli del 26% tra il 2013 e il 2016.
Molte aziende italiane, ha aggiunto, hanno deciso di investire in Polonia (tra cui FCA, Bitron, Brembo) contribuendo, con un ingente flusso di know-how, al processo di rinnovamento e sviluppo dell’industria.
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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