Commercio Estero Extra-UE: Export a Settembre trainato dalla Cantieristica Navale

Commercio Estero Extra-UE: Export a Settembre trainato dalla Cantieristica Navale

28 Ottobre 2020 Categoria: Marketing Internazionale

A settembre 2020, l’export verso i Paesi extra Ue segna un nuovo rialzo su base mensile e torna a crescere su base annua per la prima volta da febbraio 2020: questo è quanto reso noto dall’Istat nell’usuale aggiornamento mensile sull’andamento del Commercio Estero pubblicato questa mattina.

La discesa della curva epidemiologica e il conseguente rallentamento delle misure anti-Covid durante l’estate hanno sicuramente giovato all’export del nostro Paese che, a settembre 2020, ha fatto registrare un marcato aumento congiunturale pari al +8,3%. L’incremento su base mensile dell’export è esteso a tutti i raggruppamenti principali di industrie ed è dovuto in particolare all’aumento delle vendite di beni strumentali (+11,5%) e beni intermedi (+10,6%); minimo è invece il contributo (0,2 punti percentuali) delle maggiori vendite di energia (+12,6%). Come evidenziato in una nota dell’Istituto di Statistica, la dinamica positiva dell’export è tuttavia influenzata da movimentazioni occasionali di elevato impatto (cantieristica navale) verso gli Stati Uniti, al netto delle quali si stima una crescita congiunturale meno ampia (+4,3%) e una lieve flessione tendenziale (-0,7%).

Nel trimestre luglio-settembre2020, rispetto al precedente, l’export segna un aumento del 34,0%, sintesi di forti incrementi diffusi a tutti i raggruppamenti principali di industrie, i più elevati per beni di consumo durevoli (+85,7%), beni strumentali (+47,6%) ed energia (+32,6%).

Finalmente l’export torna a crescere anche su base annua del 3,0%, aumento determinato soprattutto dalle vendite di beni strumentali (+11,1%) e beni intermedi (+6,3%).

Per quanto riguarda le destinazioni del Made in Italy è in forte aumento su base annua l’export verso Cina (+33,0%), paesi MERCOSUR (+16,1%), Svizzera (+15,7%), Turchia (+13,8%) e Stati Uniti (+11,1%). In netto calo le vendite verso paesi OPEC (-14,8%) e paesi ASEAN (-13,3%).

L’import, invece, dopo gli aumenti dei tre mesi precedenti, registra un calo congiunturale cui contribuisce principalmente la riduzione degli acquisti di beni intermedi (per 1,6 punti percentuali).
Su base mensile la flessione dell’import è pari al -2,7% e si rilevano cali congiunturali per quasi tutti i raggruppamenti, i più ampi per beni di consumo durevoli (-12,1%) e beni intermedi (-4,2%); in aumento solo gli acquisti di energia (+4,2%).

Nel trimestre luglio-settembre2020, l’aumento congiunturale dell’import (+17,5%) interessa quasi tutti i raggruppamenti ed è più ampio per beni di consumo durevoli (+66,7%) ed energia (+26,7%). In lieve calo gli acquisti di beni di consumo non durevoli (-2,0%).

Su base annua la flessione tendenziale dell’import resta ampia sebbene in ulteriore ridimensionamento (-12,4%, da -16,6% di agosto), spiegata soprattutto dal forte calo degli acquisti di energia (-46,7%). Aumentano su base annua gli acquisti di beni intermedi (+11,1%).

Gli acquisti da Russia (-41,8%), India (-30,7%), Turchia (-16,1%), Stati Uniti (-15,8%) e Regno Unito (-15,4%) registrano flessioni tendenziali molto più ampie della media delle importazioni dai paesi extra Ue27. Aumentano gli acquisti dai paesi OPEC (+6,3%).

La stima del saldo commerciale a settembre 2020 è pari a +5.322 milioni (era +2.785 milioni a settembre 2019). Aumenta l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (da + 5.931 milioni per settembre 2019 a +7.002 milioni per settembre 2020).

Fonte: a cura di Exportiamo, di Miriam Castelli, redazione@exportiamo.it

Infografica: Morvarid Mahmoodabadi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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