L’accordo inaugura un nuovo capitolo delle relazioni politiche e commerciali tra Ue e Cile, aprendo nuove opportunità per entrambe le parti e promuovendo un partenariato più forte e resiliente, basato su valori e interessi comuni.

Il Parlamento europeo ha approvato ieri, 29 febbraio 2024, l’accordo quadro avanzato Ue-Cile e l’accordo complementare sulla liberalizzazione del commercio e degli investimenti.

L’accordo di associazione UE-Cile è entrato in vigore nel 2005, ma poiché le relazioni commerciali e di investimento non hanno raggiunto il loro pieno potenziale, le due parti hanno concordato di modernizzare l’accordo. Di conseguenza, l’UE e il Cile hanno firmato l’accordo quadro avanzato (Advanced Framework Agreement - AFA) lo scorso dicembre, che consiste in un pilastro relativo al dialogo e alla cooperazione politica e un pilastro relativo al commercio e agli investimenti. Questo è integrato da un accordo commerciale provvisorio (Interim Trade Agreement - ITA), che include solo gli elementi di liberalizzazione del commercio e degli investimenti dell’AFA che rientrano nelle competenze esclusive dell’UE. Ciò significa che l’ATI dovrà essere ratificato solo a livello dell’UE, mentre l’AFA dovrà essere ratificato anche da tutti gli Stati membri individualmente. L’ATI scadrà poi una volta entrato in vigore l’AFA.

Nella votazione di ieri, l’AFA è stato adottato con 358 voti a favore, 147 contro e 45 astenuti, la relazione di accompagnamento che espone le motivazioni dell’approvazione con 319 voti a favore, 113 contro e 121 astenuti. I deputati hanno anche approvato l’ITA con 376 voti a favore, 114 contro e 56 astenuti.

I nuovi accordi definiscono il quadro per una cooperazione politica ed economica più profonda e più ampia tra i partner che sono in linea sugli stessi standard in merito a questioni globali, come le questioni estere e di sicurezza, lo sviluppo sostenibile, la protezione dell’ambiente, il cambiamento climatico, l’energia sostenibile, lo stato di diritto e i diritti umani.

Per la prima volta in un accordo Ue, c’è un capitolo dedicato al commercio e al genere, con l’impegno di entrambe le parti a eliminare le discriminazioni nei confronti delle donne.

Nell’ambito del pilastro commerciale, circa il 99,9% delle esportazioni dell’Ue sarà esente da dazi, ad eccezione dello zucchero, con un aumento del valore delle esportazioni dell’Ue fino a 4,5 miliardi di euro. I prodotti agricoli più sensibili sono esentati dalla piena liberalizzazione. Tra questi vi sono la carne, alcuni prodotti ortofrutticoli e l’olio d’oliva.

Si prevede che l’accordo garantirà un migliore accesso alle materie prime e ai combustibili puliti come litio, rame e idrogeno.

L’accordo comprende anche impegni vincolanti sugli obblighi sociali, lavorativi e ambientali basati sugli standard dell’Organizzazione internazionale del lavoro e sull’accordo di Parigi.

María Soraya Rodríguez Ramos, relatrice per la Commissione per gli Affari Esteri, ha dichiarato: “Il nuovo accordo quadro avanzato UE-Cile è di fondamentale importanza geopolitica, in quanto sarà l’unico accordo commerciale con l’America Latina approvato durante questo mandato. Questo accordo è un chiaro esempio dell’impegno politico dell’UE a rafforzare la cooperazione regionale e a consolidare i legami con un partner latinoamericano cruciale. Ci stiamo concentrando non solo sul commercio, ma anche su questioni chiave come lo sviluppo sostenibile, il cambiamento climatico e l’uguaglianza di genere”.

Samira Rafaela, relatrice per la Commissione per il Commercio Internazionale, ha aggiunto: “Questo accordo è innovativo, in quanto presenta un capitolo unico nel suo genere su genere e commercio, un capitolo su commercio e sostenibilità e riferimenti ai diritti dei popoli indigeni. Questo accordo dimostra che il commercio può essere davvero responsabile e giusto. Stavamo aspettando da tempo questo accordo moderno e progressista. È importante che collaboriamo con partner affini - per facilitare la transizione energetica, creare più posti di lavoro, proteggere i diritti umani e garantire la nostra sicurezza reciproca”.

Dopo l’approvazione del Parlamento, ora anche il Consiglio dovrà approvare la parte commerciale dell’accordo, e successivamente, dovrà essere ratificato dagli Stati membri.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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