È stato presentato a Roma il Rapporto dell’ANCE – Associazione Nazionale Costruttori Edili, il giorno 8 ottobre, presso Villa Madama. Nella splendida location del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, si sono alternati l’Ing. Paolo Buzzetti, Presidente ANCE, il dott. Carlo Calenda, Vice Ministro dello Sviluppo Economico, l’Ing. Giandomenico Ghella, Vice Presidente ANCE. Ha aperto i lavori e ha moderato l’incontro l’Ambasciatore Michele Valensise, Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, mentre le conclusioni sono state affidate all’Onorevole Lapo Pistelli, Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. 

Da più fronti é stato sottolineato l’impegno per una collaborazione più marcata tra i vari Ministeri, l’Ice, la Sace e la Simest per sostenere le imprese di costruzione nei loro percorsi internazionali, ma soprattutto per dare garanzie anche in Italia e scongiurare l’ipotesi di altri passaggi nelle mani di stranieri come molto spesso si sente nell’ultimo periodo.

I dati

2004-2013 dieci anni di successi per le imprese italiane impegnate all’estero. Il fatturato di queste imprese infatti si é triplicato, passando da poco più di 3 a oltre 9,5 miliardi di euro. L’aumento del fatturato é stato accompagnato da una evoluzione e diversificazione del business. Non più (o non solo) infrastrutture a rete, ma anche hotel, edilizia sanitaria e ambientale. Il portafoglio commesse nel 2013 si é arricchito di 319 nuovi lavori per complessivi 17 miliardi di euro. 

Dove sono presenti le imprese italiane?

Degli 87 Paesi oggetto di investimento, le imprese italiane sono presenti in 20 Paesi Ocse, 15 appartenenti al G-20 e nei quattro Paesi BRIC. 

Dal grafico che segue possiamo analizzare la composizione geografica delle commesse complessive, dove notiamo che l’America Meridionale risulta la regione in cui si concentrano più lavori. Negli anni tuttavia tale percentuale sta diminuendo (nel 2012 era pari al 30%).

Grafico 1: portafoglio commesse delle imprese italiane all’estero – in % su importo totale

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Fonte: dati Rapporto ANCE 2014

Il Medio Oriente diventa il secondo mercato grazie alle nuove aggiudicazioni. Seguono le altre aree. 

Insomma, ciò che si sta verificando é un nuovo riposizionamento geografico delle imprese italiane. Ciò che é certo é che i mercati esteri continuano ad essere uno sbocco strategico per l’edilizia nostrana in virtù anche di un mercato interno notevolmente ridotto a causa della crisi.

Fonte: Rapporto Ance 2014, di Francesca D’Agostino, redazione@exportiamo.it 

 

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