Con H.E. U Myint Naung, Ambasciatore del Myanmar in Italia, abbiamo analizzato le opportunità di business offerte da un paese che, dopo essere stato relegato per decenni ai margini della comunità internazionale, sta vivendo una fase di forte crescita. 

Come si sono evolute nel tempo le relazioni economiche tra Italia e Myanmar, soprattutto dal punto di vista dell’interscambio commerciale?

L’interscambio commerciale tra Italia e Myanmar dal 2012 al 2016 è stato il seguente:

(I valori sono espressi in milioni di dollari)

Il volume degli scambi commerciali tra Myanmar e Italia nell’anno fiscale 2016/2017 è stato di 136.774 milioni di dollari: le esportazioni dal Myanmar verso l’Italia sono state di 51.07 milioni di dollari, mentre le importazioni dall’Italia hanno pesato per 85.67 milioni di dollari.

Nel 2017 (fino ad ottobre), il volume degli scambi è stato di 126.667 milioni di dollari, di cui 63.920 di esportazioni verso l’Italia e 62.747 di importazioni. Dunque, nel 2017 l’interscambio commerciale tra i due paesi è tornato a crescere nonostante la battuta d’arresto dell’anno precedente (2015/2016).

Quali sono le previsioni di crescita del paese da ora fino al 2020?

Secondo le previsioni della Banca Mondiale il Myanmar crescerà del 6.4% nel 2017/2018, e rispettivamente del 6% e 7% negli anni 2018/2019 e 2019/2020.

Quali sono i prodotti italiani preferiti in Myanmar?

Il Myanmar importa dall’Italia soprattutto macchinari e apparecchiature elettriche, che da soli costituiscono il 50% delle importazioni. In Myanmar i prodotti italiani godono di un’elevata considerazione per la loro qualità e sono particolarmente apprezzati il cibo e la pelletteria.

Quali sono le caratteristiche dei consumatori del Myanmar?

Ci sono consumatori che cercano prodotti di lusso, indipendentemente da quanto siano costosi, hanno consapevolezza dei marchi e preferiscono quelli maggiormente conosciuti. Anche la classe media conosce i marchi ma preferisce acquistare prodotti che abbiano prezzi più ragionevoli. In generale i consumatori del Myanmar si fidano dei marchi europei, compresi quelli italiani, ma sono abituati a fare paragoni con prodotti simili provenienti da altri paesi prima di acquistare.

Ci sono degli aspetti particolari che influenzano le loro decisioni di acquisto?

Certamente. I consumatori del Myanmar selezionano i prodotti da acquistare sulla base del marchio, della qualità, dell’aspetto e del paese di provenienza.

Se si volesse realizzare una partnership con un’azienda del Myanmar, quali regole di “business etiquette” dovrebbero essere prese in considerazione?

Ci sono alcune regole da rispettare:

  • Stretta di mano: gli uomini di solito si salutano con una stretta di mano, mentre con le donne non è consigliabile utilizzare questa forma di saluto ma è sufficiente accennare un sorriso.
  • Scambio dei biglietti da visita: è abbastanza comune scambiarsi i biglietti da visita che è bene porgere con entrambe le mani.

Business culture

  • la fiducia è un aspetto molto importante, motivo per il quale è opportuno farsi introdurre da una compagnia locale ritenuta affidabile dalle altre imprese;
  • l’onestà e l’amicizia sono valori fondamentali che si traducono in una radicata cultura dell’ospitalità e dell’apertura verso gli altri;
  • lo scambio di doni è ben accetto, e quando se ne riceve uno deve sempre essere ricambiato;
  • le attività ricreative, come giocare a golf, uscire insieme o cantare al karaoke sono molto diffuse come mezzi per intrecciare relazioni;
  • il rispetto per gli anziani è di fondamentale importanza e vanta una lunga tradizione;
  • non si deve rimanere sorpresi se viene richiesto di togliersi le scarpe davanti ad alcuni uffici;
  • è molto apprezzato l’utilizzo delle formule di saluto locali, come “Mingalarbar” (saluto che va bene per tutte le occasioni: ciao, buongiorno e buonasera, benvenuto).

Quali sono i pro e i contro per un’azienda che decide di investire in Myanmar? Il governo sta elaborando delle misure per supportare gli investimenti?

Tra i punti a favore ci sono il forte supporto del governo agli Investimenti Diretti Esteri, la bassa pressione fiscale, il basso costo della manodopera, la posizione strategica e uno stile di vita confortevole. Gli aspetti negativi riguardano invece la carenza di elettricità, la manodopera poco qualificata e un sistema infrastrutturale poco sviluppato, anche se in rapido miglioramento.

Il supporto del governo agli investimenti si concretizza nell’esenzione dalle tasse per 5 anni, l’esenzione dall’imposta sui redditi reinvestiti, l’ anticipo dell’ammortamento degli attivi finanziari nella dichiarazione dei redditi, l’esonero fino al 50% dell’imposta sui redditi da esportazione, l’ammontare dell’imposta sui redditi pari a quella pagata dai cittadini del Myanmar, la deduzione dai redditi imponibili delle spese sostenute per Ricerca e Sviluppo, la possibilità di riportare e compensare perdite fino a 3 anni consecutivi, l’assenza di nazionalizzazione o espropriazione, l’affitto a lungo termine dei terreni, il diritto al rimpatrio e l’impiego degli stranieri.

Il governo sta facendo numerosi sforzi affinché fare business in Myanmar diventi più semplice. Le aziende e gli investitori possono comunque registrarsi presso il Directorate of Investment and Company Administration (DICA) in qualità di società estere, filiali di società estere o come joint venture.
Per maggiori informazioni si può consultare il sito www.dica.gov.mm

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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