Uno degli aspetti che più influiscono sulla produttività nell’esercizio di una professione è la capacità di rimanere concentrati e performanti tutti i giorni. Ecco 5 piccoli trucchetti (+1) per riuscirci.

Gestire le giornate rispettando le deadline e riuscire anche a rispondere prontamente in caso di urgenze non è sempre facile! Come riuscire, quindi, a mantenere l’equilibrio tra picchi di stress e tempi più calmi? Ecco un decalogo di buoni consigli e tecniche collaudate che possono aiutare a restare performanti senza stressarsi troppo.

1. Multitasking? No grazie!

Passare dalla mail alle notifiche sui social, rispondere ad ogni messaggio di chat o chiamata in entrata: ormai nel nostro vivere quotidiano essere multitasking è diventato quasi obbligatorio. In effetti spesso si pensa di riuscire a fare più cose insieme mantenendo al contempo un livello di attenzione tale da portare a termine con successo più attività in contemporanea ma non è esattamente così! Questa convinzione è stata più volte smentita dalla scienza: il nostro cervello infatti ha bisogno di un lasso di tempo per entrare in funzione, passare freneticamente da un’attività all’altra lo intontisce, riducendo sensibilmente la concentrazione e, di conseguenza, abbassando la produttività.

2. La gestione dei suoni e dei rumori

Oggi siamo immersi in un paesaggio sonoro per certi versi impegnativo e, spesso, i rumori indesiderati diventano fonte di disturbo e di distrazione notevole. Ascoltare musica, può aiutare ad estraniarsi dal contesto in cui si opera. Fate attenzione però: scegliete solo musica che incontra i vostri gusti perché una scelta sbagliata può avere un impatto parimenti negativo.

3. Postazione di lavoro: ordine, prego!

Un ambiente di lavoro pulito, minimal, privo di troppi gadget ed oggetti inutili è il modo migliore per rimanere concentrati per il tutto il tempo in cui siamo a lavoro. Non importa se si tratta di un ufficio, uno spazio condiviso, una scrivania: è bene avere intorno solo oggetti di cui si ha strettamente bisogno, eliminando il resto. Potrà sembrare impersonale ma è meglio far bene il proprio lavoro in uno spazio semi-vuoto che avere un ufficio molto carino che ci distrae ogni secondo.

4. Affidati alla tecnica del pomodoro

Fu ideata intorno agli anni ’80 dall’allora studente di origini italiane Francesco Cirillo: dopo il suo primo anno di università aveva infatti grossi problemi di concentrazione e fu salvato dai timer a forma di pomodoro che usava la sua famiglia per cucinare.

Il metodo è in realtà molto semplice da utilizzare:

  •  Impostare il timer a 25 minuti e sfruttarli al meglio per svolgere un’attività;
  •  Una volta che il timer suona smettere all’istante di lavorare per i successivi 5 minuti;
  •  Terminati 4 cicli da 25 minuti prendersi una pausa di almeno 20 minuti prima di ricominciare un nuovo ciclo.

Questa distribuzione dei tempi di lavoro e di riposo è uno dei metodi più utilizzati per abituare il cervello ad avere performance costanti senza metterlo troppo stress, è semplicissimo da usare e permette di gestire sia le attività da svolgere che curare i rapporti interpersonali sul luogo di lavoro.

5. Ad ogni attività, il suo spazio!

In pochi sanno che mantenere una posizione statica sulla sedia porta sonnolenza. Cambiare spesso posizione, alzarsi dalla sedia e sgranchirsi le gambe scambiando due chiacchiere con un collega o per prendersi un caffè in zona ristoro aiuta a mantenersi svegli ed attivi. Se potete, quindi, cercate di portare il lavoro con voi in varie zone dell’ufficio: spostarsi fisicamente in altri luoghi vi aiuta ad avere le stesse performance distribuite nell’arco di tutta la giornata.

+1. Casa è casa, il lavoro a lavoro

Mai portarsi il lavoro a casa: non aiuta il cervello a staccare e a riposarsi dopo una giornata intensa di attività. Può sembrare un consiglio legato solo alla vita privata ma in realtà è anche il miglior modo per garantirsi alta produttività in quella lavorativa.

Distrarsi, per assurdo, è una delle tecniche più efficaci per risolvere un problema: il nostro cervello infatti non smette mai di elaborare informazioni inconsciamente per cui ‘scervellarsi’ su un problema, il più delle volte, è perfettamente inutile.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Francesca Zuffi, Copernico, redazione@exportiamo.it

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