Cosmetica: Export e Multicanalità Trainano la Ripresa

Cosmetica: Export e Multicanalità Trainano la Ripresa

22 Febbraio 2023 Categoria: Health & Care

Torna a sorridere il beauty italiano, che chiude il 2022 con un fatturato di 13,2 miliardi ed un incremento del 9% rispetto al 2019. Driver della crescita del settore sono l’export, che pesa per il 42% del totale del fatturato, e la spinta sempre più forte sulla distribuzione multicanale.

L’industria cosmetica italiana sembra aver definitivamente archiviato il suo periodo più difficile e si avvia addirittura a superare i livelli di fatturato pre-Covid, nonostante le difficoltà affrontate nell’ultimo anno in conseguenza dello scoppio della guerra in Ucraina. È quanto emerge dall’Indagine congiunturale del Centro Studi di Cosmetica Italia, che permette di scattare un’istantanea sull’andamento del settore ed evidenziare i principali trend in atto.

Secondo i dati preconsuntivi dell’associazione di categoria, infatti, il settore dovrebbe chiudere quest’anno con un fatturato di 14,2 miliardi, in aumento del 7,7% rispetto al 2022 che si è chiuso a 13,2 miliardi, con un incremento del 9% rispetto al 2019, anno pre-crisi.

Traino della ripresa le esportazioni che pesano per il 42%: i dati preconsuntivi sul 2022 attestano un valore di 5,6 miliardi (+15,8% rispetto al 2021), stimato a 6,2 miliardi (+10%) per il 2023. Il che porta la bilancia commerciale a fine 2022 a toccare il livello record di 3,2 miliardi di euro, crescendo di oltre 400 milioni rispetto al 2021.

“Nel contesto di uno scenario mondiale complesso, anche il comparto cosmetico deve affrontare delle sfide - commenta il presidente di Cosmetica Italia Benedetto Lavino -. Costo (nel 50,9% dei casi) e reperibilità delle materie prime (nel 20,8%), seguiti dal rincaro energetico (43,4%), sono i temi che i nostri imprenditori evidenziano come maggiormente impattanti. Tuttavia, si conferma la reattività dell’industria cosmetica italiana come dimostrato dall’impegno nel contenimento dei prezzi in un contesto inflattivo pesante e da un’attenzione crescente verso le destinazioni dell’export extra-europee che rappresentano il 38% delle vendite all’estero totali. Resta poi fondamentale la costante propensione all’investimento su leve strategiche”.

Andamento positivo anche per il mercato interno che l’anno scorso ha raggiunto gli 11,6 miliardi di euro (+8,9% rispetto al 2021) con la previsione di arrivare a 12,3 miliardi di euro (+6,3% sul 2022) quest’anno.

Anche l’analisi dell’andamento dei canali distributivi evidenzia trend in crescita sia nei preconsuntivi 2022 sia nelle stime sul primo semestre 2023. La grande distribuzione resta il canale più rappresentativo a valore (42,5% dei consumi) con un incremento dell’8,2% nel 2022 e una previsione di +5,1% per i primi sei mesi del 2023. Seguono la profumeria con andamenti a doppia cifra (+16,5% nel 2022 e +11% per il 2023) e al terzo posto la farmacia (+4,8% nel 2022, +3,2% nel primo semestre 2023). In quarta posizione, con dinamiche di crescita importanti, si colloca l’e-commerce, che raggiunge nel 2022 il valore di 1 miliardo di euro (+13,4% secondo i preconsuntivi 2022, +12% per il primo semestre 2023). Andamento sostenuto anche per il canale dell’acconciatura professionale, che chiude il 2022 a +7% e proietta +5,5% per i primi sei mesi dell’anno in corso. Più moderati i trend di erboristeria e vendite dirette (porta a porta e per corrispondenza), che a fine 2022 segnano rispettivamente +0,5% e +1,2% (+1,3% e 1,5% per il 2023). Infine, troviamo il canale dell’estetica professionale con +4,5% nel preconsuntivo 2022 e che proietta un +5,5% per l’avvio 2023.

“Rileviamo una sorta di “effervescenza distributiva” – ha commentato Gian Andrea Positano, responsabile Centro Studi di Cosmetica Italia – Il percorso di acquisto beauty si evolve sempre più in ottica multicanale; in particolare, accanto al consolidamento delle vendite online, il 2022 ha visto il ritorno dei consumatori nei punti vendita fisici, anche con l’apertura di negozi specifici per la bellezza. Ci sono ampie opportunità per creare esperienze di acquisto coinvolgenti, in grado di integrare strumenti digitali, rispondendo a nuovi bisogni”.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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