Il futuro del settore immobiliare è strettamente legato alla capacità di adattarsi ai cambiamenti in corso e di cogliere le nuove opportunità offerte dalla digitalizzazione e dalla transizione energetica. L’Europa e gli Stati Uniti sono in prima linea in questo processo, offrendo interessanti prospettive di investimento per gli operatori del settore.

Il mercato immobiliare internazionale continua a essere trainato principalmente dal Vecchio Continente e dagli Stati Uniti, mentre la Cina affronta difficoltà significative.

Secondo le previsioni, il real estate europeo potrebbe registrare una crescita del 10% nel 2024 rispetto all’anno precedente, alimentata da un crescente interesse per il settore logistico, grazie ai cambiamenti nelle abitudini dei consumatori, e per il residenziale conforme ai criteri ESG (Environmental, Social, and Governance). Previsioni di politiche monetarie favorevoli, come la riduzione dei tassi BCE, potrebbero incentivare ulteriormente l’attività di investimento.

Anche le infrastrutture in Europa e negli Stati Uniti sono destinate a beneficiare di un incremento degli investimenti, specialmente nel settore delle energie rinnovabili e nel digitale. La Germania e i Paesi nordici sono in prima linea nella transizione verso l’energia sostenibile, mentre negli USA la West Coast e la Sun Belt attraggono investimenti grazie all’adozione di tecnologie per smart city e trasporti avanzati.

Altro segmento importante è quello residenziale, dove c’è un’attenzione particolare data la mancanza di nuovi prodotti in tutta Europa. Questa domanda è aumentata anche a causa del cambiamento delle abitudini post-Covid, con più persone che lavorano da casa e necessitano di spazi e servizi che prima non erano considerati nell’offerta residenziale.

In relazione alla tipologia di investimenti, particolare attenzione meritano il comparto dell’energia e dei fornitori di energia, anche per la maggiore domanda generata dall’intelligenza artificiale, oltre che quello degli aeroporti, in considerazione del cambiamento delle preferenze dei consumatori, oggi più orientati alle “esperienze” come i viaggi. Si evidenzia anche una crescente attenzione da parte degli investitori verso segmenti in crescita strutturale come data center, torri di telecomunicazione e sanità, che offrono prospettive migliori rispetto agli uffici tradizionali e ai centri commerciali.

Inoltre, la spinta verso la riduzione delle emissioni di carbonio sta diventando un fattore determinante in tutti i settori. Le normative sempre più stringenti, come ad esempio quelle nel Regno Unito che vietano nuovi contratti di locazione per edifici con bassa efficienza energetica, stanno guidando il mercato verso immobili più sostenibili. Questa evoluzione crea una convergenza tra performance finanziaria e sostenibilità, poiché gli investitori e i locatari sono disposti a pagare di più per immobili efficienti dal punto di vista energetico. Investire in miglioramenti energetici non solo preserva i rendimenti a lungo termine, ma può anche aumentarli. Quindi il trend della decarbonizzazione e della sostenibilità è e sarà molto importante per i proprietari e per gli investitori.

Il settore immobiliare e delle infrastrutture si trova a un punto di svolta. Le sfide poste dalla pandemia, il cambiamento climatico e l’accelerazione della digitalizzazione stanno richiedendo un profondo ripensamento dei modelli di business tradizionali. Gli investitori che sapranno cogliere queste opportunità e adattarsi ai nuovi trend saranno i veri vincitori di questo nuovo scenario.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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