Le calzature del Belpaese sono, da molto tempo, uno dei prodotti simbolo della qualità artigianale italiana sui mercati esteri.
Fra i consumatori che dimostrano maggiore apprezzamento nei confronti di questi prodotti ci sono i tedeschi che acquistano circa il 17% (in volume) sul totale delle scarpe esportate ogni anno dalle nostre imprese anche se il primo cliente italiano del comparto rimangono i “cugini francesi”.
In generale comunque i mercati comunitari si confermano quelli più ricettivi nei confronti delle calzature Made in Italy acquistando circa il 70% delle scarpe italiane vendute all’estero.
Il settore, composto da 5 mila imprese di cui l’80% PMI, genera un giro d’affari pari a circa 14 miliardi l’anno e, vista anche la stagnazione del mercato interno, punta molto sui mercati esteri.
Fra quelli extra europei è in miglioramento la situazione della Russia e dei Paesi dell’ex Unione Sovietica anche se si riscontra un significativo calo dei prezzi medi mentre gli affari con Cina, Hong Kong e Giappone si confermano in crescita.