Sostenere l’internazionalizzazione delle imprese del territorio di Firenze é lo scopo dell’accordo siglato oggi a Firenze fra Simest e Confindustria Firenze. A formalizzare l’intesa sono stati Massimo D’Aiuto, amministratore delegato e direttore generale di Simest, la finanziaria pubblico-privata partecipata da Cassa Depositi e Prestiti, e Simone Bettini, presidente di Confindustria Firenze. Una collaborazione che consentirà di valorizzare le specifiche competenze di Simest a vantaggio delle aziende della provincia di Firenze. Tra l’altro, quello fiorentino é un territorio in cui Simest può vantare numeri assai positivi: 66 progetti di investimento per 1,8 miliardi di investimenti in partnership con aziende toscane in 31 diversi Paesi, a cui si aggiungono altri 20 progetti con il Fondo di Venture Capital.

“Il protocollo rappresenta un rafforzamento della collaborazione con Confindustria Firenze – ha sottolineato Massimo D’Aiuto – e consolida il ruolo di Simest nel panorama industriale nazionale. Le aziende della provincia di Firenze da sempre hanno saputo cogliere le opportunità che i processi di apertura dei mercati offrono e Simest intende affiancarle in maniera sempre più completa”. Simest, infatti, può acquisire partecipazioni nelle imprese fino al 49% del capitale sociale, sia investendo direttamente che attraverso il Fondo di Venture Capital, gestendo incentivi per studi di fattibilità, assistenza tecnica, sviluppo commerciale, export credit, servizi di assistenza tecnica e consulenza professionale alle aziende italiane che attuano processi di internazionalizzazione.

 

L’Italia deve tornare a crescere, e nel mondo globalizzato di oggi non può prescindere dall’export. In questi anni di crisi, infatti, i mercati esteri sono stati l’ancora di salvezza e opportunità di sviluppo per migliaia di imprese italiane. I settori della provincia fiorentina più attivi (tessile, abbigliamento, agroalimentare, elettromeccanico, meccanico, legno, arredamento) sono però spesso contraddistinti dalla vitalità di imprese piccole o medio piccole. Nella mattinata, a cui era presente anche il presidente di Simest, l’ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci é emerso come il supporto pubblico sia fondamentale per affrontare mercati altamente competitivi e spesso pesantemente concorrenziali. Le esperienze raccontata dai vertici di tre importanti aziende fiorentine (Dedalus, Peuterey e Tre Zeta) hanno testimoniato come la flessibilità degli strumenti messi a disposizione facilità l’ingresso in mercati altrimenti inespugnabili, come per esempio la Cina, e consolida la presenza negli altri. 

 

Fonte: a cura di Exportiamo, redazione@exportiamo.it, di Carla Barrano

 

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