Nel giorno in cui l’ISTAT ha diramato alcuni dati negativi per l’industria italiana che ha subito, a marzo 2016, una brusca battuta d’arresto testimoniata dal sensibile calo degli ordinativi (-3,3%) e del fatturato (-3,6%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente sono stati diffusi anche i dati relativi al commercio estero extra-UE che invece sorridono al Belpaese.

L’Istituto nazionale di statistica ha comunicato infatti che ad aprile 2016 sia import (+4,7%) che export (+3,9%) sono cresciuti rispetto al mese precedente ed il surplus commerciale, di circa 3,6 miliardi di euro è incrementato di circa il 33% rispetto a marzo 2015. La crescita dell’export è trainata da un incremento diffuso in praticamente tutti i comparti escluso quello energetico (-6%) con una crescita più marcata nel settore dei beni di consumo (+6,6%) e dei beni intermedi (+5,6%). Per quanto riguarda l’import invece da segnalare la fortissima crescita dei beni strumentali (+18,9%).

Se si guarda ai dati dell’ultimo trimestre l’export è rimasto pressoché stabile (+0,1%), nonostante il crollo del comparto energetico (-35,2%) e nello stesso periodo è invece calato l’import (-3,3%) con una forte discesa di prodotti intermedi (-5,1%) e prodotti energetici (-10,5%).
Su base annua invece la dinamica dell’export rimane negativa (-3,6%) e solamente le esportazioni di beni strumentali registrano un’espansione delle vendite (+0,9%), determinata dalla vendita di mezzi di navigazione marittima. Sul lato dell’import il calo è molto più significativo (-13%) con il solo comparto dei beni strumentali che registra un’espansione (+8,4%).

Da segnalare che al netto della differenza nei giorni lavorativi (20 ad aprile 2016 rispetto a 21 ad aprile 2015) la flessione tendenziale di entrambi i flussi è meno marcata sia sul lato delle esportazioni (-1,1%) sia sul lato delle importazioni (-9,8%).

Il surplus commerciale rispetto ad aprile 2015, al netto dei prodotti energetici, è stabile e quantificato in 5,6 miliardi.
Fra i mercati meno performanti per le vendite di prodotti Made in Italy troviamo Russia (-9,6%), Cina (-6,2%), Paesi MERCOSUR (-31,4%) e Paesi OPEC (-16,3%). Vanno a gonfie vele invece gli affari con USA (+11,7%) e Paesi ASEAN (+7%).

Sul lato degli acquisti l’Italia ha infine incrementato il traffico con Paesi MERCOSUR (+12,3%) e Cina (+10,2%) mentre sono in calo le importazioni da Russia (-35%), USA (-23,2%) e Paesi OPEC (-19,2%).

Fonte: a cura di Exportiamo, di Marco Sabatini, redazione@exportiamo.it

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