Dati incoraggianti per l’export del Belpaese: il consueto aggiornamento mensile sull’andamento del commercio estero italiano nel mese di giugno 2018 diffuso questa mattina dall’ ISTAT mostra un quadro in netto miglioramento, con valori in crescita si per l’export che per l’import.

Se il mese di maggio aveva segnato una brusca battuta d’arresto per l’export tricolore toccando quota -1,6%, giugno si presenta invece come il mese delle buone notizie: rispetto al mese precedente si stima una crescita congiunturale per le esportazioni pari al +4,6%, accompagnata parallelamente anche da un più contenuto aumento per le importazioni (+0,3%).

Il sostenuto incremento congiunturale dell’export è da ascrivere prevalentemente alla crescita delle vendite verso i mercati extra Ue (+8,0%), dovuta principalmente alla cantieristica navale, mentre quella verso l’area Ue è meno intensa (+2,1%).

Nonostante la frenata di maggio, il secondo trimestre del 2018, rispetto al primo, mostra comunque un trend positivo, dal momento che si registrano incrementi per entrambi i flussi, più intensi per le importazioni (+2,5%) che per le esportazioni (+1,1%).

Stessa dinamica anche su base annua, con un aumento dell’export pari al +6,6% rispetto a giugno 2017 che coinvolge sia l’area extra Ue (+8,0%) sia i paesi Ue (+5,6%).

Tra i settori che hanno contribuito in misura più rilevante alla crescita tendenziale dell’export nel mese di giugno, si segnalano mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+47,0%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+10,2%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+15,4%) e prodotti petroliferi raffinati (+20,1%) mentre nello stesso mese hanno performato negativamente gli autoveicoli (-3,1%).

Sempre su base annua, i Paesi che hanno contribuito maggiormente all’incremento delle esportazioni sono stati Svizzera (+55,1%) e Stati Uniti (+18,8%), Paesi individuati come principali destinatari dell’export dei mezzi di navigazione marittima che hanno determinato una performance più che positiva sia a livello congiunturale che tendenziale. Seguono Francia (+10,3%), Germania (+4,1%) e Paesi Bassi (+20,8%).

Da inizio anno, la crescita tendenziale dell’export è stata pari al +3,7% ed è stata principalmente determinata dalle vendite di prodotti manifatturieri, ad eccezione degli autoveicoli, con incrementi più sostenuti per i settori a maggiore intensità di capitale e per l’industria alimentare.

Continua a crescere anche il surplus commerciale il cui aumento è stimato in oltre mezzo miliardo di euro (da +4.504 milioni a giugno 2017 a +5.071 milioni a giugno 2018). Nei primi sei mesi dell’anno l’avanzo commerciale raggiunge +18.955 milioni (+38.179 milioni al netto dei prodotti energetici).

Fonte: a cura di Exportiamo, di Miriam Castelli, redazione@exportiamo.it

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