Concord, la Città dai Mille Nomi Sogno di ogni Impresa

Concord, piccola capitale dello Stato del New Hampshire, ha cambiato diversi nomi del corso della sua storia, e nel corso del tempo ha mutato anche i caratteri della sua economia, proponendosi oggi come importante hub di attrazione per le imprese grazie ai numerosi vantaggi fiscali che offre.
Situata sulle rive del fiume Merrimack, Concord è la terza città più grande nonché capitale del New Hampshire, lo Stato noto come “The Granite State” per la massiccia presenza di formazioni e cave di granito.
È curioso sapere che la città, divenuta capitale nel 1808, non ha sempre avuto questo nome. Originariamente il sito era abitato da coloni bianchi, come avamposto commerciale nel 1659, in una zona occupata dai nativi americani della tribù Algonquin. Nel 1725 una concessione della Massachusetts Bay Colony, creò la Penacook Plantation, che poi nel 1733 divenne la città di Rumford. Nel 1741 vi fu una disputa fra Massachusetts e New Hampshire per avere la giurisdizione sulla città. La disputa venne risolta a favore del New Hampshire nel 1762, e nel 1765 la città venne ribattezzata con il nome attuale Concord.
Concord è una piccola città (secondo il US Census Bureau al 1° luglio 2018 contava 43.412 abitanti), ma ha avuto un ruolo rilevante nella storia e nella letteratura americana.
Per quanto riguarda la storia la città divenne celebre per essere stata teatro della prima vera battaglia della guerra d’indipendenza, la battaglia di Lexington e Concord: le truppe inglesi di ritorno da un’operazione di polizia nella città subirono un’imboscata sul North Bridge (ponte sopra il fiume Concord) e dovettero ritirarsi subendo pesanti perdite.
Per quanto attiene all’ambito della letteratura Concord fu residenza per molti rappresenti della cultura del trascendentalismo tra cui lo scrittore Nathaniel Hawthorne e lo scrittore e filosofo Henry David Thoreau; a Concord vissero anche il filosofo e poeta Ralph Waldo Emerson e la scrittrice Louisa May Alcott.
Oggi Concord è una ridente cittadina mediamente ricca (il reddito pro-capite nel 2017 era di 32.327 $) dove quasi tutti lavorano: il tasso di disoccupazione infatti è pari al 2,2% (quasi la metà della media nazionale americana che è del 3,9% e circa un quinto di quello italiano)!
In quanto capitale dello Stato e sede della contea di Merrimack, Concord è sede di numerosi enti statali, provinciali, locali e federali. È anche sede di diversi importanti studi legali, compagnie assicurative ed organizzazioni non governative.
Se da un lato il governo costituisce dunque una parte fondamentale della sua base economica, dall’altro la sua vicinanza alla rete autostradale e a quella ferroviaria la rendono un sito eccellente per la distribuzione delle merci (è un importante stazione della linea ferroviaria Boston-Montreal e possiede un aeroporto). L’attività industriale è particolarmente sviluppata nei settori tessile, editoriale, meccanico e della lavorazione del granito e del legname, e molti dei prodotti fabbricati a Concord sono noti e utilizzati in tutto il mondo.
Tuttavia, il segmento a più rapida crescita è il settore dei servizi, che comprende l’istruzione, la finanza e i servizi sanitari. Più di 5.000 persone sono impiegate nella fornitura di servizi sanitari, il che la rende uno dei più grandi centri di assistenza sanitaria di tutto lo Stato.
Anche il turismo è un’importante fonte di entrata per la città e per la regione: il New Hampshire International Speedway nella vicina Loudon porta a Concord circa 50 milioni di dollari all’anno.
Ma soprattutto, lo Stato del New Hampshire è considerato uno degli ambienti più “business friendly” di tutta la nazione. Nello specifico non esiste alcuna tassa sui consumi, sul reddito (i dividendi ed i tassi di interesse sono tassati al 5%), sul capital gain, sui macchinari e l’equipaggiamento industriale, nessuna tassa sugli immobili così come non si rileva alcuna tassa di registro.
A questi vantaggi offerti dallo Stato si aggiungono quelli concessi a livello locale dalla municipalità di Concord, tra cui:
a) costruire infrastrutture per sostenere lo sviluppo di proprietà commerciali e industriali;
b) aumentare la capacità lavorativa di due produttori locali;
c) assumere personale e pagare le spese nella creazione di un pool di banche locali per lo sviluppo economico all’interno della contea di Merrimack.
Infine, vale la pena ricordare che esistono diverse zone franche che concedono enormi vantaggi fiscali a tutti coloro che desiderano esportare e potrebbero attrarre molti imprenditori alla ricerca di nuovi mercati per espandere il proprio business.
Una città, in buona sintesi, che nonostante non ospiti moltissimi Italiani (che costituiscono soltanto il 6,3% della popolazione locale a fronte di altre città del New Hampshire, come ad esempio Salem, dove gli Italiani formano il 15,7% della comunità cittadina) potrebbe far gola a tanti “new comers”.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Miriam Castelli, redazione@exportiamo.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA