Vinitaly 2025: si chiude un’edizione da record tra export e nuove tendenze

Vinitaly 2025: si chiude un’edizione da record tra export e nuove tendenze

09 Aprile 2025 Categoria: Food & Beverage

Vinitaly 2025: si chiude un’edizione da record tra export, internazionalizzazione e nuove tendenze

Si è conclusa a Verona la 57ª edizione di Vinitaly, il Salone Internazionale dei Vini e dei Distillati, che dal 6 al 9 aprile 2025 ha confermato il proprio ruolo di piattaforma leader per il business enologico mondiale. Con oltre 4.000 aziende espositrici e la partecipazione di 30.000 operatori esteri da 140 Paesi, la manifestazione ha registrato numeri da record e ha offerto uno spaccato aggiornato e concreto delle potenzialità del vino italiano sui mercati internazionali.

Export da 8,1 miliardi di euro: il vino italiano guida il Made in Italy agroalimentare nel mondo

Il dato che più di ogni altro racconta l’importanza strategica del comparto è quello relativo all’export vinicolo italiano, che nel 2024 ha toccato quota 8,1 miliardi di euro, contribuendo in modo determinante al saldo positivo della bilancia commerciale agroalimentare del Paese, pari a +7,5 miliardi di euro.

Un risultato ottenuto nonostante le tensioni geopolitiche e il rallentamento dei consumi globali, che conferma come il vino rappresenti uno dei settori più solidi del Made in Italy, capace di coniugare tradizione, innovazione e posizionamento di valore.

I mercati principali per l’Italia restano gli Stati Uniti (con esportazioni per 1,9 miliardi di euro), seguiti da Germania (1,2 miliardi) e Regno Unito (850 milioni), ma crescono in modo significativo anche Paesi extraeuropei come Canada, Giappone, Corea del Sud, India e Brasile, tutti presenti con delegazioni ufficiali a Vinitaly 2025.

 

Veronafiere e ICE: una sinergia vincente per l’incoming

Grazie alla collaborazione con l’Agenzia ICE, Vinitaly ha ospitato 1.200 top buyer selezionati da 71 Paesi, coinvolti in migliaia di incontri B2B. La strategia di internazionalizzazione della fiera è stata fortemente potenziata per garantire un afflusso qualificato e diversificato, in grado di generare nuove opportunità per le imprese italiane, in particolare le piccole e medie cantine che puntano all’export.

Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, ha dichiarato: «Vinitaly è sempre più il catalizzatore dell’internazionalizzazione del vino italiano. Mettiamo a disposizione del settore tutto il nostro know-how per aprire nuove rotte commerciali e rafforzare quelle già consolidate».

Vino, giovani e nuove tendenze: la qualità incontra i nuovi mercati

Secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, il futuro dell’export passa anche dai giovani consumatori. In particolare, Millennials e GenZ si stanno affermando come i principali driver di crescita nel segmento ultra premium, specialmente negli Stati Uniti, dove rappresentano il 47% dei wine drinker abituali e generano oltre il 60% del valore nelle fasce di prezzo più alte.

Una tendenza che l’Italia dovrà saper intercettare attraverso strategie di branding, storytelling e promozione mirata, anche grazie al supporto offerto da manifestazioni come Vinitaly.

Vinitaly USA e le prossime tappe nel mondo

A conferma della crescente proiezione internazionale dell’evento, Veronafiere ha annunciato il ritorno di Vinitaly USA, in programma a Chicago il 5 e 6 ottobre 2025, con l’obiettivo di consolidare la presenza del vino italiano in Nord America, mercato ad alto potenziale ma sempre più competitivo.

Il calendario fieristico prevede inoltre appuntamenti in Brasile (Wine South America), Cina, Kazakistan e Serbia, per supportare il settore vitivinicolo italiano anche in mercati emergenti.

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