eCommerce in Italia: Vendere Digitale, Pensare Globale

Il 2025 conferma il trend positivo dell’eCommerce in Italia, che si consolida sempre più come un pilastro strategico della trasformazione digitale delle imprese italiane. Secondo le previsioni, il valore complessivo del mercato B2C supererà i 62 miliardi di euro, segnando una crescita del +6% rispetto al 2024. Di questi, oltre 40 miliardi derivano dalla vendita di prodotti (+6%) e 22 miliardi dai servizi (+8%).
Come emerso dall’Osservatorio Netcomm realizzato in collaborazione con Cribis, nel 2025 il numero di imprese italiane dotate di un proprio sito di eCommerce ha raggiunto quota 91.000, con una crescita del +3,4% rispetto all’anno precedente. Particolarmente significativa è la performance delle società di capitale, che aumentano dell’8,5%, passando da 47.000 nel 2024 a 51.000 nel 2025. Questo dato conferma una sempre maggiore strutturazione delle imprese digitali italiane e l’adozione crescente di strategie e strumenti evoluti.
Le regioni con la maggiore concentrazione di aziende eCommerce sono la Lombardia (19%), il Lazio (11,6%) e la Campania (11,3%). A livello provinciale spiccano Milano (9,6%), Roma (9,3%) e Napoli (6,2%) come principali hub del commercio digitale. Un dato interessante è la diffusione delle società di capitale con eCommerce nel Sud e nelle Isole, dove si concentra il 31% del totale, a testimonianza del potenziale di crescita in queste aree.
Il Food & Grocery e il Beauty & Pharma continuano a essere tra i comparti più dinamici, con tassi di crescita intorno al 7%. La penetrazione dell’eCommerce sugli acquisti retail raggiunge l’11,2%, mezzo punto in più rispetto al 2024, segno di una progressiva integrazione dell’online nel comportamento d’acquisto degli italiani.
Nonostante la buona salute del mercato interno, l’internazionalizzazione continua a rappresentare un ostacolo significativo, soprattutto per le PMI. Oltre il 54% delle imprese con attività eCommerce non è ancora riuscita a espandersi sui mercati esteri, spesso a causa di carenze strategiche, mancanza di competenze digitali e difficoltà di gestione logistica e doganale. Fattori esogeni come il ritorno dei dazi e il protezionismo digitale complicano ulteriormente lo scenario.
Secondo Roberto Liscia, Presidente di Netcomm, “L’e-commerce italiano continua a consolidarsi, diventando un asset strategico per la trasformazione digitale delle imprese. Tuttavia, permangono sfide importanti, come la necessità di rafforzare la presenza internazionale del Made in Italy e di favorire una maggiore integrazione tra i canali di vendita online e offline.”
A ciò si aggiunge la visione di Marco Preti, AD di Cribis: “La crescita delle aziende strutturate è segnale di una maturazione importante del mercato italiano, che guarda con sempre maggiore attenzione alle tecnologie avanzate e all’internazionalizzazione. È essenziale continuare a investire in innovazione e competenze.”
Il 2025 si conferma un anno di consolidamento per l’eCommerce italiano. Le imprese stanno dimostrando una crescente maturità digitale e capacità di investimento, ma per competere efficacemente a livello globale, è imprescindibile colmare il gap sull’internazionalizzazione. Solo così sarà possibile valorizzare appieno il potenziale del Made in Italy nel mondo digitale.
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