Russia, il Distretto di Privolzhskiy Parla Italiano

Russia, il Distretto di Privolzhskiy Parla Italiano

22 Luglio 2020 Categoria: Focus Paese Paese:  Russia

Mosca e San Pietroburgo rappresentano ovviamente l’ossatura centrale delle esportazioni italiane verso la Russia. Ma la Russia non si esaurisce in queste due città e sbaglia chi ritiene che le migliori prospettive e opportunità commerciali per l’Italia si concentrino solo nelle due aree metropolitane citate. In questo articolo scopriamo le principali opportunità di business in uno specifico territorio della federazione Russa – il Distretto Federale Privolzskiy - uno degli otto distretti federali della Russia, situato nella parte sud-orientale della Russia europea, che comprende 14 tra regioni e Repubbliche autonome della Federazione Russa.

Il distretto riveste particolare interesse dal punto di vista energetico in quanto ospita il secondo deposito di petrolio più grande della Russia (circa il 20% della produzione russa), numerosi depositi di gas naturale e materie prime chimiche.

Nel 2019, il prodotto regionale lordo del distretto ha costituito il 15% del prodotto nazionale lordo della Russia, principalmente grazie all’industria estrattiva e mineraria, all’industria petrolifera e petrolchimica, all’industria aerospaziale (65% della produzione russa), all’industria automobilistica (85% dell’industria automobilistica russa) e alla lavorazione di metalli.

Distretto Federale Privolzskiy della Federazione Russa

La storia della cooperazione industriale tra l’Italia e le Regioni del Distretto Privolzhskiy ha più di 60 anni. Nel 1967 è stata costruita la fabbrica automobilistica VAZ a Togliatti, unica città russa con un nome italiano, in cooperazione con la società italiana FIAT, facendo da apripista alle 400 aziende italiane oggi presenti.

Negli ultimi anni è stata istituita una Zona economica speciale di Togliatti riservata agli investitori esteri con un regime fiscale vantaggioso: aliquota fiscale sui trasporti e sulle proprietà immobiliari pari allo 0%, un’aliquota fiscale pari al 2% sull’utile, una garanzia statale protetta da un regime amministrativo speciale e una corsia preferenziale nei trasporti interdoganali. Tra i settori più interessanti per le aziende italiane vi sono quello chimico e quello della componentistica auto.

Nel 2019 l’Italia è stato il terzo Paese per esportazioni nel Distretto Federale Privolzhskiy. L’interscambio commerciale con l’Italia è ammontato a 1,58 miliardi di dollari. Le imprese russe operanti nel Distretto hanno esportato in Italia petrolio e prodotti di petrolio, metalli ferrosi e non ferrosi, legname, prodotti chimici. Le importazioni dall’Italia hanno raggiunto nel 2019 più di 919 milioni di dollari, principalmente impianti ed attrezzature industriali, prodotti chimici, articoli di plastica e gomma, utensili e impianti elettrici. Secondo gli ultimi dati pubblicati dalla dogana russa l’interscambio commerciale estero del Distretto Federale Privolzhskiy nel gennaio-maggio 2020 è stato pari a 17,41 miliardi di dollari, di cui 402, 31 milioni con l’Italia. Le importazioni dall’Italia sono state di poco superiori ai 250 milioni e costituiscono il 5,16% dell’import nel Distretto Privolzhskiy. L’Italia è stato il quarto partner commerciale del distretto dopo la Cina, la Germania e la Bielorussia.

AREE DI MAGGIORE INTERESSE NEL DISTRETTO

Le ZES di tipo Industriale-Produttivo presenti nel distretto sono Togliatti (nella Regione di Samara) con la sua attività principale di costruzione di infrastrutture industriali e Alabuga (nella Repubblica del Tatarstan). In queste aree si stanno realizzando promettenti progetti high-tech in cluster economici fondamentali come l’industria petrolchimica, automobilistica e delle costruzioni.

Una realtà industriale tradizionalmente radicata nel Distretto è quella del settore automobilistico, concentrata nelle città di Togliatti e di Ulianovsk, che produce l’85% di tutte le automobili russe, circa il 95% di autobus e filobus russi, il 67% dei motocicli russi e più del 10% di camion. Le più grandi imprese del settore sono AvtoVAZ, GAZ Group, UAZ e KamAZ, che insieme costituiscono quasi il 55% della produzione industriale dell’intero Distretto Federale Privolzhskiy. Le aziende automobilistiche del Distretto stanno sviluppando progetti congiunti con le principali case automobilistiche internazionali: Renault, Chevrolet, Ford, Nissan, Skoda, Volkswagen, Fiat, Isuzu.

Il capoluogo dell’omonima regione Nizjniy Novgorod è un importante snodo di trasporti ed è una delle regioni economicamente più sviluppate della Federazione Russa. Sebbene non sia ricca di materie prime, la sua economia si sta sviluppando costantemente grazie a una ricca industria siderurgica, meccanica, chimica, petrolchimica, tessile, elettrotecnica, della carta e del vetro che la rendono tra le più ricche della Russia. Nel 2019 l’Italia è stata il terzo fornitore della regione di Nizhniy Novgorod, con esportazioni pari a 276 milioni di euro. Secondo TDM Dogane Russe, oltre il 70 % delle importazioni dall’Italia comprende componentistica per l’industria nucleare, caldaie, macchine, apparecchi e congegni meccanici. La restante parte dell’export include principalmente materie plastiche, prodotti farmaceutici e bevande.

La Repubblica di Tatarstan offre interessanti prospettive per l’export italiano. Il PIL della regione si aggira sui 20 miliardi di euro e contribuisce per il 3% al PIL nazionale della Federazione Russa; nel 2019 il valore complessivo dell’interscambio tra Tatarstan e Italia è stato pari a 383 milioni di euro, circa il 2,7% del totale dell’interscambio tra Italia e Russia. Nonostante sia una quota contenuta, questa regione riveste un interesse sempre maggiore sia per il trend di costante crescita negli ultimi anni sia per una sempre maggiore domanda di beni ad alta tecnologia. Ad esempio, la ZES Tecnico-Scientifica Federale “Innopolis” a Kazan è un hub russo per l’information technology.

Secondo il piano di sviluppo regionale la Repubblica si prefigge l’obiettivo di diventare il leader nazionale nel settore petrolchimico entro il 2024, quindi il Tatarstan avrà un ruolo sempre più centrale per questo fondamentale settore economico russo. Nel 2019 l’Italia e’ stato il primo fornitore di tecnologie in questo settore con 15,6 mln di Euro di esportazioni e il 7,1% della quota di mercato.

Le nuove tecnologie e l’impiantistica per la raffinazione del petrolio, gli impianti per l’industria petrolchimica offrono sicuramente opportunità di business per le nostre aziende, che si trovano a competere in questo segmento con aziende cinesi, turche, tedesche e slovene. Oltre al settore petrolifero, le aziende italiane potrebbero sfruttare nuove opportunità di esportazione nell’ambito delle tecnologie per il risparmio energetico, l’ammodernamento degli impianti esistenti e la costruzione di nuovi centrali per lo sfruttamento delle energie rinnovabili. Infine, l’Italia ha ancora ampi margini di miglioramento nella filiera del settore edile.

Nel 2019 la costruzione di immobili residenziali è stata di 363 miliardi di rubli (circa 4,5 miliardi di Euro) e sono stati costruiti appartamenti per 1.6 milioni di mq con un costo medio al metro quadro di poco inferiore ai 700 euro. Di conseguenza il segmento del contract potrebbe offrire interessanti opportunità per il comparto dell’arredamento italiano, che occupa attualmente solo l’ottava posizione, specialmente nell’export di lampadari e complementi di arredo di fascia medio alta. Ulteriori margini di miglioramento esistono anche nel segmento dei prodotti e dei materiali da costruzione - l’Italia è solo il sesto fornitore del Tatarstan con circa 5,5 milioni di euro di fatturato – e dei materiali per il rivestimento di interni (poco più di mezzo milione di esportazioni).

OPPORTUNITA’ PRESENTI E FUTURE

Il Distretto di Privolzhskiy prevede la realizzazione di numerosi programmi di modernizzazione e d’investimento nel settore agroalimentare che potrebbero presentare buone opportunità di business per le imprese italiane attive nella fornitura di attrezzature e tecnologie di lavorazione dei prodotti agroalimentari. In tal senso, l’Italia parte da una situazione di primato essendo stato nel 2018 il primo fornitore della regione di macchine per il riempimento/chiusura delle bottiglie, per il confezionamento di farmaci, per l’etichettatura, il capsuling e l’aerazione delle bevande, per l’allestimento di magazzini refrigerati e frozen rooms.

In prospettiva, secondo le previsioni del Ministero dello Sviluppo Economico della Federazione Russa, il cluster automobilistico avrà un ulteriore sviluppo, grazie a una serie di progetti d’investimento volti a potenziare le capacità delle imprese locali nell’assemblaggio di automobili e nella produzione di motori, scatole di cambio e camion di nuova generazione. Nel Distretto di Privolzhskiy è inoltre prevista la fondazione di un nuovo cluster aerospaziale che includa la produzione di motori per aerei di nuova generazione a scopi civili e militari.

Infine, sono stati programmati ulteriori investimenti volti alla modernizzazione dell’industria petrolchimica e chimica sul territorio del parco industriale chimico Khimgrad a Kazan, e dell’industria chimica nelle Regioni di Nizhegorodskaya e Samara e nella Repubblica del Bashkortostan.

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Fonte: a cura di Exportiamo, di Narmin Rahimova, redazione@exportiamo.it

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